Momenti di tensione anche durante la seduta consigliare di mercoledì in cui la situazione è degenerata
La decisione del Comune di Napoli, approvata dal Prefetto, di trasferire i Rom del campo di via Cupe Perillo nella caserma Boscariello a Miano sta creando non poche polemiche nel quartiere. Ad essere contrari al provvedimento, a detta dell’amministrazione comunale temporaneo, non sono solo i residenti, ma anche il presidente della VII Municipalità, Maurizio Moschetti e altri esponenti politici del territorio. Nella giornata di mercoledì si è tenuto un consiglio municipale, sfociato poi in una violenta lite, proprio per discutere sulla questione.
Nonostante la bagarre avvenuta tra Moschetti e il consigliere regionale (FI) Luciano Passariello durante la seduta, in cui la situazione è degenerata in toni accesi, è stato comunque redatto e presentato un documento al Prefetto, in cui si chiede una revoca sulla decisione:
“Confermiamo la nostra linea- ha spiegato il Presidente della VII Municipalità– nella giornata di ieri abbiamo redatto e anche consegnato il documento in cui chiediamo che sia revocata la decisione, nonostante il provvedimento sia già stato preso“.

I residenti non credono che l’area della caserma Boscariello sia adeguata a un insediamento del genere, anche perché la struttura dovrà essere riqualificata e diventare la cittadella dello sport e delle legalità, da qui nascerebbe la preoccupazione di chi in queste ore manifesta contro la decisione dell’amministrazione comunale, come ha spiegato Moschetti:
“La preoccupazione dei residenti, così come la mia, è che la decisione non sia temporanea. La caserma Boscariello è un punto strategico per il quartiere di Miano, ci sono 80 milioni di euro di fondi per riqualificarla, diventerà sede della cittadella dello sport, ma anche della legalità, un progetto importante per tutta la riqualificazione del territorio. Un territorio che ha un tessuto sociale disastroso, ieri durante il consiglio c’erano cittadini che non riescono nemmeno a mettere un piatto a tavola. Se il Comune non ha un’altra soluzione, sarà un problema tirare fuori queste persone”
“Noi vogliamo sapere cosa significhi essere temporaneo- ha aggiunto il presidente della VII Municipalità– la protesta nasce anche dal fatto che non c’è stata chiarezza né sulla tempistica né sulle modalità. La posizione nostra come Municipalità è questa, è chiaro che se qualche cittadino si incatena davanti all’ingresso della caserma non è in linea con noi“. Secondo Moschetti trasferire i Rom del campo di via Cupa Perillo in una tendopoli nell’area della caserma di Miano non sarebbe in linea con il principio d’integrazione di cui tanto si parla in queti ultimi giorni: “Non è corretto mettere insieme 300-400 Rom in uno stesso posto, integrare a parer mio vuol dire creare piccoli gruppi e spalmarli in più territori, non ghettizzarli“.
Sulla vicenda è intervenuto giorni fa anche il parroco di Miano, don Francesco Minervino che ha accusato la Municipalità di alimentare le paure dei residenti, invece di sedarle. Si è poi domandato come mai tutta questa mobilitazione non c’è anche quando la camorra spara nel quartiere. Di tutt’altra idea è Moschetti, per cui:
“Non si spara solo a Miano, noi non siamo la Dia, gli agguati capitano ogni 3-4 mesi, dovremmo vivere in rivolta permanente. Le nostre manifestazioni pacifiche (ndr. sabato alle ore 16 è previsto un sit-in organizzato dai comitati di residenti fuori all’ingresso della caserma Boscariello) possono essere influenti su una scelta del sindaco, ma non di certo su chi spara. Il parroco sta alimentando una polemica, cambiando i toni della questione. Ha parlato di fascismo, ma noi siamo solo preoccupati che che si vanifichi il sogno dei residenti, per i quali quel luogo rappresenta tanto“.
Sulla vicenda ancora non è intervenuto Luigi De Magistris, che ha disposto il trasferimento dei Rom:
“Il sindaco parla solo con i presidenti vicino a lui politicamente– spiega Moschetti- io sono stato informato attraverso la rete. Mi ha contattato l’assessore al Welfare, Roberta Gaeta per scusarsi di non avermi informato prima, ma non l’hanno fatto perché la Caserma avrà un altro ingresso, che è su un’altra strada di competenza della VI Municipalità, assurdo“.
Il video dei momenti di agitazione all’interno del consiglio municipale
