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Bus precipita e conducente muore, pieno di turisti, erano appena scesi: “Chi sa cosa è successo realmente”

Dolore e sgomento ad Agerola e Ravello. Un bus è precipitato nella scarpata e il conducente, Nicola Fusco, è morto nella giornata di lunedì 8 maggio, alle ore 12. Era alla guida di un autobus turistico quando è finito prima fuori strada e poi è caduto già, in uno strapiombo per circa 40 metri.

Pochi attimi prima della tragedia i 32 turisti presenti all’interno erano stati accompagnati a Ravello. Poco dopo essersi allontanato, Nicola ha perso il controllo del mezzo sfondando il muretto e precipitando giù, contro un’abitazione a quel momento vuota. Una sfiorata strage dunque. Il suo corpo però è stato sbalzato all’esterno.

I soccorritori sono arrivati all’istante, ma per il giovane già non c’era più nulla da fare. Il conducente, Nicola, era il figlio del titolare di una società di trasporti di Agerola, di cui faceva parte anche il bus. Il suo corpo è stato recuperato con un elicottero dai Vigili del Fuoco nei pressi del torrente Dragone. Da capire adesso le cause che hanno condotto alla tragedia. Per cui la Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta e affidato le indagini ai carabinieri di Amalfi.

Tantissimi i messaggi di amici e parenti che stanno inondando la bacheca Facebook del ragazzo, tra questi c’è anche quello di Martina che in un post scrive: “Non ci sono parole, non ho parole. Stessa classe, classe ‘95, scuole diverse, partite di pallavolo in cortile insieme, alcuni amici in comune.. Dopo la scuola ci siamo ritrovati sull’incrocio giù alla galleria, due lavori differenti, battutine sul fatto che facevamo due lavori “di m***a”. Chissà cosa sia realmente successo, come siano andate realmente le cose, l’unica certezza è che la tua giovane vita ti è stata strappata a quasi 28 anni, per colpa della negligenza delle istituzioni. Ciao Nicola”.