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Nicola Liguori morto dopo essere stato dato alle fiamme, la madre: “Soffriva moltissimo”

Non riesce ancora a credere che suo figlio non ci sia più. Anna Liguori, la madre di Nicola – il 36enne di Frattamaggiore che è stato bruciato vivo nel luglio dl 2022 che è morto dopo 11 mesi di calvario – ha raccontato la sofferenza del figlio in tutto questo tempo.

Il ragazzo aveva subito un’atroce aggressione, dato alle fiamme le sue condizioni sono subito apparse disperate. E’ stato curato in un primo momento nel reparto grandi ustionati di Bari per poi essere trasferito in Terapia Intensiva all’ospedale Cardarelli di Napoli.

Il racconto della madre di Nicola Liguori

E quello di Nicola è stato un vero e proprio calvario, la madre ha parlato della sofferenza durante le cure: “Da qualche mese non riusciva più a muovere le gambe“, ha spiegato Anna Liguori a Il Mattino. Ha raccontato che il figlio aveva anche le allucinazioni, il dolore era insopportabile e voleva solo tornare a casa dalla figlia di sei anni.

Quella terribile notte Nicola era in videochiamata con la fidanzata quando è stato cosparso di benzina e gli è stato dato fuoco. Autore del gesto pare sia stato Pasquale Pezzella, è questo il nome fatto anche dalla compagna di Nicola, unica testimone dell’aggressione. Il motivo del gesto potrebbe essere riconducibile o al lavoro della vittima di svuota cantine o a un motorino lasciato davanti alla casa di Pezzella. Quest’ultimo è stato accusato di tentato omicidio ma adesso il capo di imputazione potrebbe essere omicidio volontario.

La madre di Nicola ha raccontato di aver visto il figlio un’ultima volta giovedì: “L’ho visto per l’ultima volta giovedì. Era debole, aveva gli occhi chiusi e rispondeva a stento. Era consumato il suo fisico”. Ora sulla salma della vittima sarà effettuata l’autopsia e quando sarà restituita alla famiglia saranno organizzati i funerali.