Voce di Napoli | Navigazione

Ischia, lo sfogo di Saverio: “Ma quale abusivismo, il problema è stato la manutenzione del territorio”

Saverio fa il tassista. È originario di Casamicciola e come tanti ischitani ha perso anche lui delle persone care a causa della frana di fango discesa dal monte Epomeo. Ora vive con la sua famiglia a Barano e la sua vecchia casa non c’è più: è stata distrutta dal terremoto del 2017.

Purtroppo, negli anni, in questa parte dell’isola molti cittadini sono passati dalla padella alla brace. Alcuni abitanti sono stati allontanati cinque anni fa dalla zona rossa interessata dal sisma. Tanti sono stati sfollati proprio dove la frana ha colpito. “Non c’è stato nessun rispetto per i morti  – ha raccontato Saverio a Vocedinapoli.it – Ischia è stata pugnalata alle spalle“.

Saverio è arrabbiato e addolorato: “Si è parlato solo di abusivismo. Ma cosa centra questo con la frana? Guarda, il fango si è staccato quasi dalla cima del monte. Vedi delle case lassù?“. Ho alzato lo sguardo e la prima sensazione è stata di sgomento: era ancora ben visibile il ‘canale’ nel quale il fango è sceso fino al mare. Ed effettivamente il punto di partenza è prossimo alla sommità dell’Epomeo. E abitazioni non ce n’erano.

Considerati i tanti chilometri che il fango e i detriti hanno dovuto percorrere, è stato impressionante immaginare la velocità con la quale la valanga ha travolto tutto ciò che incontrasse sul suo percorso. “Il problema – ha spiegato Saverio – è stata la non manutenzione del territorio, da un punto di vista naturale. Il non aver ripiantato i castagni che andavano tagliati nei tempi giusti, il non aver pulito periodicamente le caditoie. La montagna non ha avuto più argini. Sono questi tutti gli elementi che hanno causato il disastro e dei quali le istituzioni sono state responsabili“.

Con Saverio abbiamo fatto un giro dell’isola e siamo entrati dentro la ‘zona rossa’. Il manto stradale non è visibile ed è coperto dal fango. Ai lati delle carreggiate ci sono massi e carcasse di automobili. Vigili del fuoco e carabinieri pattugliano le vie che portano nel cuore di Casamicciola. Le scavatrici sono in funzione, gli edifici portano ancora i segni del disastro.

L’Epomeo è una montagna costituita da uno strato argilloso ed un altro friabile – ha detto Saverio – Con le infiltrazioni d’acqua è naturale che possa franare. Ora ci vorranno decenni per sistemare tutto. In 20 anni Ischia è stata colpita da troppe calamità. Non c’è stato il tempo per sistemare i danni provocati dal terremoto che oggi dobbiamo affrontare quest’altra situazione. Considerato il meteo, gli sfollati resteranno lontani da casa per molto tempo”.

Ma i problemi per Ischia non sono finiti: “Noi tassisti riusciamo sempre a lavorare, ma le attività commerciali che vivono d’estate e durante il periodo natalizio, soffriranno: è ovvio un calo drastico del turismo. Così l’isola dovrà affrontare anche una crisi economica“.

LIVE – Il video tra le persone sfollate

LIVE – Il video nella ‘zona rossa’

Le foto da Casamicciola