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Cardito, trovate provole ‘contaminate’: erano affumicate con vernici e poi rivendute a prezzi più alti

Sono state trovate delle provole ‘avvelenate’ a Cardito, comune nel Napoletano. L’incredibile scoperta è frutto delle indagini delle forze dell’ordine nell’ambito dei servizi di controllo predisposti dal vice prefetto Filippo Romano. Pezzi di pedane piene d’olio, porte intrise di vernice e legna di risulta: attraverso la loro combustione i formaggi venivano essiccati.

Affumicavano le provole con materiali per nulla idonei

A riportare la notizia è il quotidiano ‘Il Mattino‘ secondo cui, a finire nei guai è un 50enne, B.C. Le provole avvelenate sono il risultato dalla combustione di materiali per nulla idonei all’affumicatura. I formaggi venivano poi messi in vendita in un caseificio di Cardito con prezzi addirittura superiori a quelli dei concorrenti. L’intervento delle forze dell’ordine è stato diretto da Biagio Chiariello: decisivo ai fini dell’indagine, l’utilizzo di un drone che ha ripreso il 50enne mentre affumicava le provole con delle vecchie porte piene di vernice.

Denunciato il 50enne e i titolari del caseificio

Frode in commercio, smaltimento illegale di rifiuti tossici e anche abusivismo edilizio: sono questi i capi d’accusa per l’uomo finito da tempo nel mirino degli inquirenti. Hanno fatto rumore alcune segnalazioni dei vicini per fumo denso e di cattivo odore proveniente dal suo terreno agricolo. Infine, sono stati denunciati anche i titolari del caseificio che vendeva il formaggio  ‘avvelenato’.

Provole avvelenate a Cardito