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Guerra in Ucraina, l’ex consigliere di Putin minaccia: “Possibili escalation anche in Europa”

Sergey Karaganov è stato il consigliere di Vladimir Putin, ancora oggi è considerato come persona molto vicina al leader del Cremlino

Fase di stallo per quanto riguarda la guerra in Ucraina. I negoziati tra le parti non hanno ancora portato a nessun accordo di pace. Continuano ad essere tante le schermaglie dialettiche tra la Russia e l’Occidente. A tal proposito, al Corriere della Sera, è intervenuto l’ex consigliere di Vladimir Putin minacciando di possibili escalation in Europa.

Le parole dell’ex consigliere di Vladimir Putin

Sergey Karaganov è stato il consigliere di Vladimir Putin, ancora oggi è considerato come persona molto vicina al leader del Cremlino, al punto che le sue proposte prendono il nome di ‘Dottrina Putin“. L’uomo di fiducia del presidente russo ha parlato ai microfoni de il ‘Corriere della Sera‘: “L’Ucraina stava diventando come la Germania del 1926-37, la guerra era inevitabile. Abbiamo deciso di intervenire prima che la minaccia diventasse ancora più letale“.

L’ex consigliere ha poi aggiunto: “L’Ucraina è stata costruita dagli Stati Uniti e da altri paesi Nato. Questa operazione militare sarà usata per ristrutturare la società russa. Quando la nostra ultima richiesta di fermare la Nato è stata respinta si è deciso di usare la forza“.

Sergey Karaganov, l’ex consigliere di Vladimir Putin minaccia l’Occidente

Sergey Karaganov, l’ex consigliere di Vladimir Putin, ha poi minacciato l‘intero Occidente: “L’escalation diventa sempre più probabile. Gli americani e i loro partner Nato continuano ad inviare armi all’Ucraina. Se va avanti così gli obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti o lo saranno per interrompere le linee di comunicazione. La nostra guerra sarà vittoriosa“.

Chiosa finale da parte dell’uomo di fiducia di Putin su un possibile accordo per un cessate il fuoco definitivo: “L’Ucraina deve diventare neutrale e demilitarizzata. Ciò deve essere garantito da potenze esterne, compresa la Russia e, nessuna esercitazione dovrebbe aver luogo nel Paese se uno dei garanti è contrario“.

Possibili escalation in Europa