I clochard del Plebiscito. Due artisti di strada, il lavoro perso e la 'pretesa' di avere beni di prima necessità dalle associazioni
Vivono accampati sotto i portici di piazza del Plebiscito, in pieno centro a Napoli. L’ennesimo esempio di quanto la questione dei senza tetto in città sia un’emergenza. Persone che scelgono o sono costrette a vivere in strada e la bella Partenope mortificata nei suoi luoghi più significativi.
I clochard del Plebiscito
Sulla pagina Facebook ‘Si può fare di più‘ è stata raccontata la storia di due artisti di strada oggi clochard. Uno è più giovane, ha lavorato per anni in Germania e poi a Pesaro per trovarsi disoccupato: “Io non è che non voglio lavorare anzi, è quello che ho sempre fatto. Ma sono giovane e con me ho solo i cani. Quindi per fregare lo stato e non pagare nulla posso permettermi di vivere così“.
I clochard del Plebiscito: la storia
“Se ci trovate un buon lavoro inizio domani“, gli ha fatto eco l’amico rispondendo agli utenti sul social. “Io non bevo, qui non ci sono bottiglie. Perché quelli delle associazioni ci portano il cibo solo fino al venerdì? Non è per noi ma per tante altre persone che stanno nella nostra stessa condizione se non peggio“. Ed è dibattito su Facebook.