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Napoli messa in ginocchio dai clan, dopo l’agguato mortale non si fermano i proiettili: colpito un 38enne

Napoli è letteralmente messa in ginocchio dai clan di camorra. Dopo i due omicidi, avvenuti in meno di 48 ore nell’area nord della città, il frastuono dei proiettili è tornato a farsi sentire anche nella periferia orientale, dove è in corso una violenta faida di camorra a Ponticelli. Nella serata di ieri, infatti,  mentre a Miano veniva giustiziato Giuseppe Tipaldi alias Peppe ‘a Recchia, a Barra, quartiere della sesta municipalità di Napoli, un giovane 38enne è rimasto gambizzato, proprio mentre ricorreva il 32esimo anniversario della “Strage del Sayonara“, quando alcuni sicari di Barra ammazzavano nella vicina Ponticelli 4 giovani vite innocenti, totalmente estranee ai fatti di camorra.

La periferia messa in ginocchio dai clan

V. D. M., il 38enne rimasto gambizzato ieri, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili mentre si trovava nei pressi della sua abitazione nei pressi di via Villa Bisignano, lo stesso così si è recato al vicino Ospedale del Mare dove è stato refertato. Gli agenti, intervenuti nel nosocomio vicino al Lotto Zero, hanno così ascoltato la vittima che, secondo gli inquirenti, pare non sia stato in grado di fornire alcuna spiegazione sull’accaduto. Nel mentre l’aria a Napoli Est resta elettrica con i clan che continuano, quasi indisturbatamente, a fare il bello e il cattivo tempo nelle strade dei quartieri periferici, dopo la stagione delle bombe registrata la scorsa primavera a Ponticelli.