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L’addio a Gianni Vivenzo, la moglie in lacrime: “Era un grande poliziotto, non meritava questa fine”

I funerali solenni si sono tenuti nella Basilica di San Francesco di Paola, presenti il questore Giuliano e il capo Procuratore Melillo

Dolore e commozione ai funerali di Gianni Vivenzo, il falco deceduto in seguito a un incidente in via Giordano Bruno a Napoli mentre era in servizio. L’agente ha combattuto per dieci giorni, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Questo mercoledì mattina si sono tenuti i funerali solenni nella Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito. Colleghi e alte cariche dello Stato, tra cui il capo Procuratore Giovanni Melillo e il questore, Alessandro Giuliano, si sono stretti al dolore della moglie Ketty e delle figlie Giada e Sara.

Al termine della cerimonia, dopo le parole della figlia e di un collega, è intervenuto il questore: “Ketty, Giada, Sara non ci sono parole davanti a una simile tragedia, posso dire che noi saremo sempre al vostro fianco (…) Caro Gianni in questi dieci giorni in cui hai lottato ho imparato a conoscerti, ti ho conosciuto dal volto di tua moglie delle tue figlie dei tuoi colleghi che non hanno mai lasciato l’ospedale (…)”. Dopo gli interventi la salma ha lasciato la chiesa portata in spalla da alcuni colleghi. Accolta dall’applauso di chi attendeva fuori e dalle sirene spiegate delle volanti della Polizia ha lasciato la piazza.

La moglie Ketty, sorretta dalle due figlie, ha trovato la forza di ringraziare i presenti. Poche parole commosse prima di lasciare piazza Plebiscito accompagnata dal questore Giuliano. “Gianni era un grande marito, un ottimo padre e un bravo poliziotto, non meritava questa fine, noi siamo contenti di tutto quello che ci ha dato, non si è mai pentito di niente”. Poi toccandosi con una mano il cuore ha detto: “Resterà sempre qui”.

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