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Morte Ugo Russo, indagato un altro carabiniere: mistero del colpo alla nuca

E’ passato più di un anno dalla morte di Ugo Russo, il giovane di 15 anni ucciso mentre stava provando a rapinare un orologio a un carabiniere in auto fuori servizio, ed è ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto quella notte a Napoli, nel quartiere di Santa Lucia.

Morte Ugo Russo, si attendono i risultati dell’autopsia

Ancora non sono stati resi noti i risultati dell’autopsia che potrebbero acclarare cosa sia accaduto quella notte e quanti colpi di pistola avrebbe ricevuto Ugo Russo. C’è chi dice che fossero tre e chi quattro e ce ne potrebbe essere anche uno alla nuca, che avrebbe raggiunto il quindicenne mentre era in una posizione di torsione. Ma si tratta solo di supposizioni, che per ora non trovano alcuna conferma ufficiale. La famiglia è da un anno che chiede giustizia per il figlio e reclama la verità su quanto accaduto quella notte.

Intanto è stato iscritto nel registro degli indagati un altro carabiniere oltre il militare ventitreenne – già indagato per omicidio volontario – a cui il quindicenne provò a rubare il Rolex. Secondo quanto riferito da Il Mattino un militare dell’Arma è finito nel registro, non perché c’entri con quanto accaduto ma perché settimane dopo la morte di Ugo Russo la Procura gli sequestrò il telefonino su cui c’era un video girato nelle chat dopo il decesso del ragazzo. Nel filmato si vedeva dall’alto il corpo a terra del giovane e il carabiniere non avrebbe spiegato la provenienza della clip.

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La video intervista ai genitori –

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