E’ morto Raffaele Cutolo, il boss della nuova camorra organizzata è deceduto in carcere all’età di 79 anni, il luogo dove ha trascorso la maggior parte della sua vita, dove ha passato gli ultimi 57 anni. Non appena la notizia della morte del professore è iniziata a circolare sui social, si è assistito a ogni genere di commento. E purtroppo ci sono stati anche messaggi di chi ha osannato Cutolo, quasi come se fosse un eroe, invece di uno spietato criminale.
Il monologo sulla camorra diventa virale dopo la morte di Cutolo
Alle varie parole in difesa del boss, c’è chi ha risposto in altro modo e ha voluto divulgare un messaggio diverso, rivolto a quei tanti giovani che spesso vedono nella camorra la strada ‘più facile’ per guadagnare, per costruirsi una vita di lussi e lustrini. Un pensiero ai tanti ragazzini affascinati dal mondo della camorra. E l’hanno fatto utilizzando il bellissimo monologo di Luciano De Crescenzo in Così parlò Bellavista. Un dialogo con il camorrista Nunzio Gallo, in cui il professore Bellavista, con una lunga riflessione, cerca di fargli comprendere come, tutto sommato, la vita del camorrista sia una vita “‘e merda”.
“Voi invece siete coraggiosi. La notte mettete una bomba sotto una saracinesca, e vi sentite degli eroi.
Magari o’ piano e sopra sta nu povero vicchiariello ca c’appizza a’ pelle… Ma a vuje c ve ne ‘mport, siete disoccupati, avete l’alibi morale.
Siete napoletani e ammazzate Napoli. Eh già, perché ci sono i commercianti che falliscono, le industrie che chiudono, i ragazzi che sono costretti ad emigrare…
Ah già, poi volevo dì un’altra cosa: ma tutto sommato, nunn’è che fate na vita ‘e merda?
Perché penso io: Gesù sì, fate pure i miliardi, guadagnate, però vi ammazzate tra di voi, poi anche quando non vi ammazzate tra di voi, ci sono le vendette trasversali, vi ammazzano le mamme, le sorelle, i figli… Ma vi siete fatti bene i conti? Vi conviene?“.
Il monologo di Bellavista è iniziato a circolare sui social come simbolo della Napoli che si ribella alla camorra. In tanti l’hanno condiviso sottolineando come Raffaele Cutolo abbia trascorso la maggior parte della sua vita in prigione, dove si è ammalato ed è morto solo, lontano dalla famiglia, senza poterla salutare nemmeno per l’ultima volta. Così la domanda del professor Bellavista e di tutti coloro che hanno condiviso il filmato è: “Vi conviene scegliere questa vita?“.