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Incendio sul Vesuvio: la nube nera entra nelle case dei residenti

Incendio boschivo? La premessa di una catastrofe idrogeologica

Ennesimo incendio nelle aree poste a ridosso del parco nazionale del Vesuvio. Una notte infuocata e devastante, che genera l’ennesima catastrofe ambientale. Divampato nella serata di ieri, ha causato non pochi disagi ai cittadini. A renderlo noto è Paolo Nunzio Belfiore, responsabile di Torre Vesuvio-Pro Natura. Un incendio che incenerisce l’intera vegetazione e costringe molti residenti della parte alta di Torre del Greco, a dormire questa notte con finestre e balconi chiusi.

Queste sono le sue parole: “Ieri sera ennesimo incendio al Vesuvio, segnalato ai Vigili del Fuoco alle ore 18:00, in zona Fosso Bianco, località Cappella Bianchini, città di Torre del Greco. Attaccato l’ultimo polmone di verde rimasto. Stanotte molti cittadini sono stati costretti a dormire con le finestre chiuse a causa della puzza di fumo.” Dove la natura svolge un ruolo vitale, dobbiamo proteggerla. Così, rende noto Belfiore: “Facevano fatica a respirare, situazione aggravata soprattutto dal caldo torrido. Con rabbia, dal profondo del mio cuore, auguro ai presunti piromani la caduta delle mani e una profonda crisi respiratoria da fargli mancare l’aria. Spero che non sia stato voluto ma che si tratti di un incendio naturale”.

Purtroppo, oggi le fiamme hanno distrutto le radici di molti alberi, devastando l’intera zona e la condizione di molti cittadini. Ecco come, l’incendio sul Vesuvio, seppur considerato piccolo incendio, si colloca nell’inferno di fuoco che la Terra è diventata.