E’ un racconto terribile quello fatto dall’amico che Willy Monteiro ha provato a difendermi nella notte tra sabato e domenica, quando è stato riempito e ucciso di botte da quattro ragazzi, tutti in stato d’arresto. Si delinea sempre di più la grave dinamica di quanto è accaduto quella notte, quando il giovane di 21 anni è intervenuto per sedare una lite tra un suo ex compagno di scuola e uno dei quattro ragazzi che poi l’hanno ucciso.
Parla l’amico che Willy ha difeso la sera della sua morte
A parlare al Corriere della Sera è Federico, che ha spiegato come Willy non c’entrasse nulla in quella lite e fosse intervenuto solo per sedare gli animi: “Si è messo tra me e loro. Mi stavano picchiando quando ho visto Willy. Ha cercato di mettere pace. Ma hanno iniziato a picchiarlo in quattro. Uno di loro lo ha colpito con un calcio micidiale alla pancia. Willy è rimbalzato a terra, facendosi forza sulle braccia ha provato a rialzarsi, ma quello gli ha subito sferrato un pugno sulla testa, atterrandolo. La discussione tra me e loro è cominciata nella pizzeria ‘Duedipicche’, poi è proseguita sulle scale davanti al locale e infine nel giardino di fronte. Quando eravamo lì è passato Willy con altri suoi tre amici di Paliano”.
Il giovane è ancora sotto choc per aver assistito a quell’aggressione fatale. Federico ha raccontato che Willy era un bravo ragazzo, pacifico e che non sarebbe mai intervenuto se non per calmare gli animi: “Non avrebbe mai preso un’iniziativa che non fosse stata pacifica per riportare gli animi alla calma. Parliamo di un ragazzo equilibrato”. Willy, dunque, come ribadito da Federico è intervenuto soltanto: “Per evitare una rissa, per riportare pace, la gente (i Bianchi, ndr) fa cose senza senso. Me lo porterò dietro a vita, preferisco non commentare oggi. Posso solo dire che davvero Willy si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”.