Il Centro-Sud potrebbe ripartire prima del Nord. L’ha detto Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza in un’intervista a Rai Radio 2.
Il Sud non ha raggiunto i picchi del Nord
“Oggi il Centro-Sud non ha raggiunto i livelli del Nord perché abbiamo preso delle decisioni molto dure nel limitare la mobilità“. Secondo Ricciardi ci sarebbero buone probabilità perché al Sud la fase 2 inizi prima: “Se riusciamo ad attivare una strategia di testing allargata e mirata, con un tracciamento tecnologico individuale, a quel punto possiamo liberare le persone che non hanno problemi, isolare per il loro bene le persone malate, e limitare il contagio”. “E naturalmente farlo in maniera differenziata – spiega Ricciardi – se un’area ha una circolazione virale molto più intensa può avere misure differenti rispetto a un’area che ha minore circolazione di virus”.
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Il membro dell’OMS invita alla massima prudenza quando si parla di ripartenza, a parer suo ci vuole più tempo e non si potrà pensare di allentare la presa subito dopo Pasqua: “Una ripartenza dopo Pasqua? Per quanto riguarda me e gli altri scienziati consulenti del governo occorre più tempo. Ricordiamo che Wuhan ha riaperto dopo tre mesi. Serve la discesa dei positivi, non il rallentamento dell’aumento”, questo quanto ha dichiarato in un’intervista a La Stampa.
L’importanza del distanziamento sociale
Inoltre, anche quando ci sarà la fase 2 sarà fondamentale il distanziamento sociale: “Al ristorante sì, ma larghi”. Sulla durata della fase 2, poi ha detto che durerà: “Tutto l’anno, ma speriamo in un colpo di fortuna o, meglio, della scienza”, spiega. Per quanto riguarda le mascherine Ricciardi, invece, spiega: “Il governo lo spiegherà meglio, ma non la renderà obbligatoria perché andrebbe contro la scienza. In molti comuni dove non ci sono casi è inutile, mentre dove il virus circola come in Lombardia non fa male, soprattutto nei luoghi chiusi”.
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La grande innovazione è l’applicazione con cui il Governo mapperà le persone positive, un sistema unico nazionale, spiega Ricciardi: “Per i positivi che volontariamente faranno sapere chi sono e chi hanno incontrato”.