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Covid19, De Luca: “Siamo in guerra, chiudo tutto”. Pronte altre ordinanze

"Niente panico ma dobbiamo essere responsabili per governare e risolvere il problema, evitando la catastrofe"

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha appena annunciato che varerà almeno altre due ordinanze per contrastare l’emergenza causata dal coronavirus. Il Governatore ha detto, durante una diretta video pubblicata sulla propria pagina Facebook, che disporrà la chiusura di tutti i luoghi e locali che non sono di prima necessità. Tra questi anche cantieri e uffici pubblici.

De Luca ha espresso il suo ringraziamento per chi sta facendo il proprio dovere da cittadino e chi sta lavorando senza sosta per assistere i pazienti. Dopo l’elenco delle misure che la Regione ha preso e adotterà a breve in ambito sanitario, De Luca ha inveito contro gli irresponsabili che non stanno rispettando la legge.

Il Governatore ha ricordato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) che gli ha dato ragione, ha invitato l’esecutivo ad emettere ordinanze chiare, i sindaci e le forze dell’ordine a far rispettare le regole. Perché sulla sanità, “la regione ha maggiore autonomia legislativa anche rispetto al Governo“.

DE LUCA CONTRO IL COVID19

Vincenzo De Luca in una diretta Facebook ha fatto il punto sulla situazione dei contagi da Coronavirus in Campania. Ha dato anche una previsione sul picco e sulle misure da attuare: “Nessuna mezza misura, serve la militarizzazione“.

Il punto della situazione in Campania di Vincenzo De Luca

3000 contagiati ad aprile e 140 in terapia intensiva questo è quanto prevediamo“, questo quanto ha annunciato Vincenzo De Luca. Il presidente della Regione insiste sull’importanza delle misure da osservare: “Se non vogliamo contare migliaia di morti“.

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“Dobbiamo fare il possibile per bloccare l’aumento esponenziale per evitare l’esplosione del contagio, di fronte la quale lo Stato italiano sarà ingovernabile”, ha spiegato Vincenzo De Luca.

In Campania aumentati i contagi dopo l’esodo dal Nord

La situazione in Campania, dopo l’esodo dal Nord il contagio va diffondendosi a macchia d’olio sul nostro territorio“. Vincenzo De Luca attacca la città metropolitana, ha spiegato come ci siano ancora persone che non rispettano le regole: “Abbiamo registrato un picco di contagi a causa di incivili che non rispettano le regole“. Il governatore ha fatto riferimento ai controlli effettuati che hanno riscontrato come continuino gli assembramenti e condotte illecite. “C’è chi voleva vendere zeppole di San Giuseppe farcite con crema di Coronavirus“, questo il commento al sequestro della pasticceria nel Napoletano.

Le mascherine in Campania

Il governatore poi ha parlato della situazione della carenza di mascherine, che nei prossimi giorni cominceranno a essere prodotte da un’azienda di Nola. Ha poi annunciato l’acquisto del kit per fare i test rapidi per il Coronavirus. “Non possiamo fare il test di massa, è impossibile. Utilizzeremo il test rapido per garantire la tutela del personale medico e infermieristico. E’ un test affidabile al 90%, l’obiettivo è individuare gli asintomatici e proteggere il personale sanitario. Andiamo contro un possibile contagio del 20% del personale sanitario“.

Situazione Terapia Intensiva

Il governatore ha parlato anche delle situazioni nei reparti di Terapia Intensiva: “Rispetto alla previsione che vi ho detto, 3000 contagiati a inizio aprile e necessità di 140 posti in Terapia Intensiva, abbiamo fatto una gara, se l’è aggiudicata un’impresa che si è impegnata a consegnare tre moduli da 24 posti letto, Napoli, Caserta, Salerno e poi ogni 10 giorni altri due moduli da 24 per il Loreto Mare a Napoli. Ci siamo mossi autonomamente per non farci trovare impreparati dal picco dei contagi“.

Il presidente De Luca ha anche detto che la Sanità campana si sta preparando a un: “Piano C, qualora dovessimo arrivare a una situazione come quella lombarda, utilizzeremo le cliniche private“. Ma la cosa principale: “Resta la responsabilità, più siamo rigorosi prima finirà questa situazione, più facciamo gli imbecilli, più questo calvario resterà“.

Si è poi rivolto a chi continua ad avere condotte irresponsabili, chi continua a fare jogging, chi fa manifestazioni religiose, chi vuole fare feste di laurea, per le comunioni, le cresime: “E’ vietato, sono manifestazioni di imbecillità. Qualcuno addirittura ha fatto ricorso al Tar contro le nostre ordinanze e il tribunale amministrativo ci ha dato ragione. Sono comportamenti vietati, è grave che il Governo non dica che sia grave fare jogging anche individualmente è grave. Ogni varco nelle ordinanze determina aumento dei contagi”.

IL VIDEO DELLA DIRETTA –