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Indigano i cori a Brescia: “Napoletani Coronavirus”. La risposta: “I contagi sono in Lombardia”

Gli azzurri hanno battuto il Brescia, ma al termine della partita, nonostante la gioia della vittoria, resta l’amarezza per i cori cantati dagli spalti dello stadio Rigamonti. Più volte, durante il match, si è ascoltato urlare: “Napoletani Coronavirus“.

Dopo l’ennesimo sputtanapoli di Vittorio Feltri, che ha rievocato gli anni del colera a Napoli, dicendo: “Invidio i napoletani che hanno avuto solo il colera“. Cori razzisti, che indignano ancora di più se contestualizzati alla situazione che si sta vivendo in Italia nelle ultime ore, dove c’è stata la prima vittima per questa malattia. Immediata la risposta sui social dei napoletani, che senza perdersi d’animo, hanno ironizzato, facendo notare ai tifosi bresciani, come in realtà tutti i contagi da Coronavirus siano in Lombardia e in Veneto.

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Proprio nella regione lombarda il numero di contagi è salito a 27 e in Veneto si è fermato a 2, è qui, però, che c’è stata la prima vittima. Era inevitabile, dunque, che in molti commentassero questi cori, sbeffeggiandosi dei tifosi bresciani. “Vi siete accordi di essere in Lombardia? La regione con più casi di Coronavirus?”, “Come si fa a fare cori del genere, da una città lombarda?”, “I tifosi bresciani si sono dimenticati di vivere in Lombardia?”, “I contagi sono in Lombardia”, questi e tanti altri i messaggi che stanno comparendo online.