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Pizzo sui cantieri nella zona Vesuviana: in manette il figlio del boss Panico e il suo guardaspalle

Nel pomeriggio di ieri a Sant’Anastasia, provincia di Napoli, i Carabinieri della Sezione Operativa del Nor della Compagnia di Castello di Cisterna hanno eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere e in regime di arresti domiciliari emessa, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, dall’Ufficio Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di due persone ritenute responsabili, in concorso tra loro, del reato di estorsione, aggravato dal metodo mafioso. Si tratta di Ciro Perillo, detto ‘o’ cantiniere’ e Giovanni Angelo Rea.

Il provvedimento cautelare in questione giunge al termine di un’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli e condotta dalla Sezione Operativa del Nor della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna. L’indagine ha permesso di confermare il ruolo di elemento apicale in seno al clan ”Perillo-Panico”, operante nel comune di Sant’Anastasia, di Ciro Perillo, figlio di Gerardo, vertice del clan. E’ stato possibile anche documentare il ruolo degli indagati, in relazione ad un episodio estorsivo eseguito nel dicembre 2018 in danno di un imprenditore edile di Somma Vesuviana.

E’ stato inoltre appurato che la condotta sia stata attuata dietro il pretesto di sostentare i detenuti e ricostruito che la somma di danaro estorta ammontava a circa 2000 euro, richiesti in contanti. Il provvedimento eseguito ha collocato Perillo in regime di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Napoli – Secondigliano e Rea agli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza.

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