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Confermati 18 anni carcere per Antonio Napoletano, killer della Paranza dei bimbi

18 anni per aver ucciso un meccanico incensurato. La Corte di Assise di Appello del Tribunale per i minorenni ha confermato la condanna nei confronti di Antonio Napoletano, 21 anni, conosciuto con il nome di ‘o nannone. Si tratta di uno dei killer più spietati della Paranza dei bimbi. Per i giudici non c’è alcun dubbio, è stato lui ad aver ucciso, durante la faida di Forcella contro i Capelloni della famiglia Buonerba, Luigi Galletta, meccanico incensurato, la cui unica colpa era quella di essere il cugino di Luigi Criscuolo, uomo del clan rivale.

Ai suoi killer Galletta aveva detto di non sapere nulla. Nel 2015 a Forcella era in atto una vera e propria guerra, quella in cui i Buonerba riescono a uccidere proprio il capo della Paranza dei Bimbi, Emanuele Sibillo. Qualche giorno dopo è la volta di Luigi D’Apice, un dei fedelissimi dei Sibillo. E’ da questo momento che la Paranza comincia ad avere sete di vendetta e si inizia a sparare nel quartiere, stese, avvertimenti, bisognava far capire chi comandasse.

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Luigi Galletta si è trovato in questo scontro tra due gruppi rivali, ucciso per essere parente di uno dei fedelissimi del boss Buonerba. Il meccanico in un primo momento è stato picchiato e aggredito, minacciato dai killer affinché dicesse dove si trovava il suo parente. Sceglie il silenzio, ma dopo qualche giorno i killer sono tornati e l’hanno ucciso. Antonio Napoletano, condannato a 21 anni per quell’omicidio, è in attesa di conoscere le motivazioni della condanna, probabilmente sceglierà di fare ricorso in Cassazione.

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