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Omicidio Noviello, ergastolo per Cirillo. La figlia dell’imprenditore: “Non ho mai cercato vendetta ma giustizia”

Per il delitto Noviello sono stati condannati Giuseppe Setola e i suoi sicari

Questa sentenza credo sia giusta conferma che Cirillo ha fatto la sua parte contro papa’; non ho mai cercato vendetta ma giustizia, anche per il bene di una verita’ processuale che faticava ad emergere”. Cosi’ Mimma Noviello, figlia di Domenico Noviello, l‘imprenditore ucciso dal clan dei Casalesi, dopo la condanna all’ergastolo comminata oggi dalla Corte di Assise di Appello di Napoli che ha inflitto l’ergastolo a Francesco Cirillo, una delle persone che prese parte a quel feroce assassinio.

Nel corso della requisitoria del 4 novembre scorso, il sostituto procuratore generale generale presso la Corte d’Appello di Napoli Carmine Esposito aveva chiesto l’ergastolo, spiegando che “la figura di Francesco Cirillo non e’ stata secondaria ma determinante per la realizzazione dell’omicidio di Domenico Noviello“.

Presenti in aula i figli dell’imprenditore, il primogenito Massimiliano, sotto scorta, Rosaria, Mimma e Matilde. Per il delitto Noviello sono gia’ stati condannati a pesanti pene detentive, diventate definitive, mandanti ed esecutori materiali, ovvero Giuseppe Setola e i suoi sicari, in totale nove persone; anche Cirillo in primo grado era stato condannato all’ergastolo, ma rispetto agli altri imputati era stato assolto in appello, nonostante avesse rappresentato il “pretesto” per uccidere Noviello. Lo stesso Setola, durante il processo, aveva affermato di aver ordinato “l’omicidio di Noviello perche’ aveva mandato in carcere Francesco Cirillo“.

La Corte di Cassazione aveva pero’ annullato la sentenza di assoluzione per Cirillo, rinviando ad un’altra sezione della Corte di Appello di Napoli perche’ valutasse meglio le prove a suo carico; i magistrati hanno cosi’ rideterminato la pena. Francesco Cirillo fu arrestato per estorsione all’inizio degli anni 2000, su denuncia di Noviello e del figlio Massimiliano, assieme a quattro esponenti del clan dei Casalesi, ma fu l’unico ad essere condannato a quattro anni di carcere; gli altri estorsori furono assolti, tra questi il cugino Alessandro Cirillo, detto “o’ sergente”, elemento di spicco della cosca poi diventato luogotenente di Setola e assurto tra i protagonisti della stagione del terrore, datata 2008, che nel Casertano costo’ la vita a 18 persone, tra cui lo stesso Noviello e i sei ghanesi della strage di San Gennaro.

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