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Soldi ovunque e rolex, tesoro scoperto a casa del figlio del boss scissionista

Custodiva in casa ben 75mila euro e 4 rolex. Quando i carabinieri gli hanno fatto visita, non è stato in grado di spiegare e giustificare la provenienza di tutto quel denaro, presente in ogni angolo della casa, così come degli orologi di lusso.

Saranno gli appunti sequestrati dai carabinieri della compagnia di Marano di Napoli e della stazione di Varcaturo a far luce sul “tesoro” trovato nell’abitazione di Emanuele Amato, figlio di Elio, 47 anni, e nipote del boss Raffaele Amato, a capo del cartello scissionista di Secondigliano che diede inizio alla faida di Scampia nel 2004 contro il clan Di Lauro.

Durante un controllo dei militari dell’Arma nell’abitazione del 25enne, che vive con la compagna 23enne a Varcaturo, i soldi erano ovunque: nelle tasche di giubbotti, nei comodini, nell’armadio, addirittura nel vassoio per la carta della stampante del pc.

Nella casa, oltre a svariate decine di migliaia di euro e ai preziosi, anche appunti riconducibili alla contabilità dell’organizzazione. I carabinieri hanno sequestrato 75.545 euro in contante, i citati “appunti” e i 4 rolex. Su questi ultimi sono in corso accertamenti per appurare se sono originali provento di reato o riproduzioni prese dal mercato illegale. Sequestrati, a titolo probatorio, anche due computer.

La posizione del figlio di Amato è al vaglio insieme a quella della compagna: i due, nonostante l’enorme quantità di denaro e oggetti preziosi, non hanno potuto o voluto dimostrare la legittimità del possesso.

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