Si celebreranno mercoledì 13 marzo alle 11 nella basilica di Santa Maria alla Sanità (conosciuta anche come chiesa di San Vincenzo), nel Rione Sanità, i funerali di Fortuna Bellisario, la donna 36enne uccisa dal marito Vincenzo Lopresto, 41 anni, lo scorso 7 marzo in un’abitazione nel parco La Quadra in via Mianella a Miano, periferia a nord di Napoli.
Le esequie sono state rese possibili grazie a una colletta che ha visto come protagonisti cittadini e associazioni del quartiere dove era originaria la donna, madre di tre bambini di 7, 10 e 11 anni. La raccolta fondi è stata organizzata a amici e parenti di Fortuna che hanno fatto il possibile per garantire un funerale dignitoso all’ennesima vittima di femminicidio, sostenendo economicamente la madre. La camera ardente sarà allestita in via Fontanelle 38, in una delle associazioni della Madonna dell’Arco.
Sempre nel Rione Sanità, lunedì sera, almeno 200 persone hanno partecipato alla fiaccolata per Fortuna. “Chi questa sera è sceso in strada – ha detto il presidente della III Municipalità di Napoli, Ivo Poggiani – lo ha fatto per chiedere di non abbassare la testa e di gridare a tutte le donne che sono vittime della violenza domestica che non sono affatto sole. Tanta rabbia, ma anche tanta dignità”.
Intanto proseguono le indagini, coordinate della IV sezione della Procura di Napoli, sulla morte di Fortuna, colpita ripetutamente dal marito con schiaffi e addirittura con la stampella che utilizzava per deambulare, camminare. Saranno i risultati dell’autopsia a fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla decesso della donna, stroncata da un infarto o da una emorragia interna mentre il marito dava libero sfogo alle sue frustrazioni umane.
Il sospetto è che le violenze andassero avanti da tempo, con la donna che non usciva più di casa se non in presenza del marito. Anche la madre di Fortuna non vedeva la figlia da tempo proprio a causa della gelosia malata di Lopresto.

