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Tifoso morto a San Siro, indagato per omicidio napoletano dopo le parole del capo ultrà dell’Inter

Un tifoso del Napoli è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario in seguito agli scontri del 26 dicembre scorso in via Novara a Milano, quando prima di Inter-Napoli gli ultrà nerazzurri, supportati da “colleghi” gemellati di Nizza e Varese, tesero un agguato ai rivali partenopei.

Il supporter napoletano indagato ha 25 anni e, stando a quanto sostiene la procura milanese, si trovava alla guida della Volvo B40 station wagon che avrebbe investito Daniele Belardinelli, 39enne ultrà del Varese, morto poche ore dopo in ospedale.

L’auto, insieme ad altri due veicoli, è stata sequestrata dalla Digos nella giornata di giovedì 3 gennaio a Napoli. L’iscrizione nel registro degli indagati del 25enne è a garanzia, come atto dovuto, poter effettuare tutti gli accertamenti tecnici anche alla presenza di legali e consulenti difensivi.

Il giovane tifoso del Napoli si trovava in trasferta a Milano insieme a un gruppo di amici quando si è verificato l’agguato in via Novara, a due chilometri dallo stadio San Siro. Guidava l’auto intestata in leasing al padre 60enne e si trovava in compagnia di altre tre persone.

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PIOVELLA E BELARDINELLI

L’ipotesi del reato di omicidio volontario è legata principalmente alle dichiarazioni rese nell’interrogatorio di garanzia dal capo dei Boys nerazzurri Marco Piovella, arrestato il 31 dicembre. Dalle telecamere non sono emerse particolari indicazioni utili alle indagini. Secondo Piovella, accusato dai suoi stessi tifosi di essere stata la mente dell’agguato, Belardinelli sarebbe stato investito dall’auto mentre si trovava già a terra. “L’auto procedeva lentamente”, ha ripetuto Piovella così come confermato dallo stesso gip Guido Salvini a Repubblica.

L’auto incriminata, sotto sequestro in un deposito di Napoli, non sembra presentare particolari ammaccature: nei prossimi giorni, sarà sottoposta a perizie per rilevare eventuali tracce di sangue. Una delle ipotesi degli investigatori è che il 25enne possa aver cancellato le tracce dell’investimento.

Intanto, sta aumentando il numero dei partecipanti alla rissa indagati (al momento i nomi iscritti potrebbero essere oltre 20), anche perché inquirenti e investigatori stanno facendo verifiche in queste ore sugli oltre 100 tifosi interisti (tra loro anche ultrà del Varese e del Nizza gemellati coi nerazzurri) e su un’ottantina di ultras napoletani.