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Forni crematori nel vesuviano, arriva lo stop del Consorzio: “Costi elevati, vanno tutelati i cittadini”

È terminata la Conferenza dei servizi varata dal Consorzio. La decisione dell'Assemblea dei sindaci dopo gli esiti delle verifiche tecniche

Ha fatto molto discutere il progetto di costruire 6 forni crematori per il Consorzio cimiteriale di CercolaMassa di SommaSan Sebastiano al Vesuvio. La polemica è scoppiata con la nascita del comitato civico “No ai forni“.

Le singole amministrazioni hanno sempre parlato di decisioni mai prese e in attesa delle risposte tecniche dopo gli studi di fattibilità eseguiti dalla Conferenza dei servizi. Ebbene questi rilievi sono stati eseguiti ed hanno dato un esito positivo.

Tuttavia, il Consorzio ha bloccato il progetto (almeno per ora) motivando così la decisione:

IL COMUNICATO STAMPA DEL CONSORZIO –

In merito alla procedura, ai sensi dell’art. 183 del D.Lgs. 50/2016 s.m.i. , relativo alla finanza di un progetto per l’affidamento in concessione, dei lavori di realizzazione di un Tempio Crematorio, all’interno del cimitero consortile con annessa gestione, l’Assemblea dei Sindaci, presieduta dal Sindaco di Cercola Avv. Vincenzo Fiengo, congiuntamente al Presidente del Consorzio Dott. Giuseppe Gallo, all’esito delle risultanze della conferenza dei servizi istruttoria e da ulteriori valutazioni prettamente di natura socio-politica, comunica la propria volontà di NON dar seguito al progetto significato dalla proponente.

Di tale progetto, era stata votata, con giusta delibera, la pubblica utilità necessaria per indire la conferenza di servizi istruttoria, al fine di valutarne la fattibilità, laddove la previsione di un Tempio Crematorio era inserita nel piano regolatore cimiteriale. Certamente tale possibilità, oltre a garantire un servizio con tariffe agevolate, consentiva ai tre comuni di ammortizzare in via definitiva i costi del consorzio cimiteriale consentendo agli stessi di poter investire risorse per i propri cittadini, laddove oggi, troviamo difficoltà anche a garantire i servizi minimi essenziali.

Orbene visti gli esiti positivi della conferenza di servizi e le prescrizioni richieste dagli organi interpellati, valutata la necessità di chiedere un adeguamento del progetto alla proponente, circostanza che, di fatto, rende ulteriormente gravoso il procedimento e determinando altresì in prospettiva, viste le prescrizioni, un progetto con rilevanze economiche certamente diverse da quelle valutate in prima istanza, l’Assemblea, ha deciso di chiudere la procedura.

Proprio dagli esiti della conferenza di servizi risulta però in modo inequivocabile l’assenza di alcun parametro suscettibile da poter cagionare alcun danno di qualsiasi natura ai nostri cittadini e ai nostri figli comprensibilmente preoccupati dell’opera prospettata.

Appare doveroso infine stigmatizzare l’atteggiamento di chi ha strumentalizzato l’atto votato dall’Assemblea dei Sindaci parlando, di fatto, di un progetto già esecutivo. Questi signori ancora una volta hanno “mentito” ai loro cittadini e alle loro “coscienze” laddove chiaramente il progetto era in una fase istruttoria come disciplinato dalla legge. Certamente la nostra decisione nasce anche dal sentimento popolare che abbiamo raccolto in questi giorni laddove la nostra veste, ci impone di servire i nostri cittadini ma anche di creare opportunità per i nostri territori in un periodo storico drammatico dal punto di vista economico e occupazionale.

Continueremo a lavorare per le nostre comunità nell’interesse esclusivo dei cittadini nostri unici interlocutori.

Consorzio intercomunale per il servizio cimiteriale tra i comuni di Cercola, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma

IL PRESIDENTE DEL CDA

(Dott. Giuseppe Gallo)

I SINDACI

(Avv. Vincenzo Fiengo)

(Salvatore Sannino)

(Gioacchino Madonna)“.

Forni crematori nel vesuviano, arriva lo stop del Consorzio: "Costi elevati, vanno tutelati i cittadini"
foto di repertorio, con logo comitato “No ai forni”. Nei riquadri in basso, da sinistra: il sindaco di Cercola Vincenzo Fiengo, il sindaco di Massa di Somma Gioacchino Madonna e il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio Salvatore Sannino