Alessandro De Fabbio, 32 anni, è il napoletano originario di piazza Marcato ucciso lo scorso sabato in Messico, gli hanno sparato alla pancia e l’hanno lasciato morire in un’automobile. A trovare il suo cadavere nello stato messicano di Zacatecas, sulla statale che collega Rancho Nuevo a Llano Frio, è stata la Policia Municipal di Tepechitlan. Il giovane è il sesto napoletano scomparso in Messico negli ultimi 5 anni.
Secondo quanto riporta il Mattino riprendendo fonti messicane, tutti i napoletani scomparsi in Messico hanno in comune una cosa: la professione. Si definiscono venditori ambulanti quelli che un tempo venivano chiamati “magliari” e tutti commerciano attrezzi di lavoro nelle zone più remote del Messico dove non arriva l’elettricità. Anche De Fabbio era un comerciante di herramientas.
La vettura del napoletano è risultata immatricolata a Città del Messico e presa a noleggio, dentro c’erano i suoi dati personali. Le forze dell’ordine hanno contattato il Consolato Italiano, quindi la Farnesina, e infine sono stati ascoltati i familiari che hanno confermato la presenza del giovane in Messico. Al momento la dinamica, così come il movente, resta da accertare; il corpo è stato portato all’Istituto di Scienze Forensi di Zacatecas per l’autopsia. De Fabbio lascia la moglie e una figlia piccola.