Voce di Napoli | Navigazione

Caso Affittopoli, parla Romeo: “Perchè fa notizia la mia società e non chi gestisce da 6 anni il patrimonio del comune?”

L'imprenditore ha scritto a Il Mattino: "Era il nuovo gestore a dover procedere alla riscossione di quanto dovuto al Comune di Napoli"

L’ultimo caso che potrebbe abbattersi come una scure sulla situazione economica già debole del Comune di Napoli è quello di “Affittopoli“. Infatti l’indagine della Guardia di finanza coordinata dalla Corte dei conti ha messo nel mirino due circoli sportivi della città per i quali alcuni dipendenti dell’amministrazione non avrebbero riscosso il giusto importo di locazione.

Il danno erariale causato alla città sarebbe addirittura di 3 milioni di euro. Nella vicenda è stata tirata in ballo anche la Romeo Gestioni SpA che fino al 2012 ha gestito il censimento del patrimonio immobiliare del comune.

Dopo una nota dell’azienda pubblicata due giorni fa ecco una lettera che l’imprenditore Alfredo Romeo ha inviato alla direzione de Il Mattino.

La lettera di Alfredo Romeo:

La verità non è una partita a scacchi

Egregio Direttore,
sono inzuppato e senza ombrello per questo acquazzone di metà luglio. Per la rilevanza data dalla giostra mediatica, che sembra aizzata ad arte, sulla pretesa partecipazione della Romeo Gestioni Spa ad una vicenda, definita “Affittopoli” – con tutto il senso criminalizzante attribuito a questa espressione – alla quale la società, che qui mi sento in dovere di rappresentare, è invece totalmente estranea. E sono costretto allora a rispondere sulla stampa all’invito a dedurre, che la Corte dei Conti tramite stampa mi fa pervenire.

Tra il 2013 ed il 2018, secondo l’atto della Corte dei Conti, non sarebbero stati riscossi canoni e/o indennità di occupazione per il godimento delle aree di proprietà comunale destinata a circoli sportivi (Il Circolo Tennis ed il Circolo Posillipo) per circa tre milioni di euro. E che c’entra la Romeo Gestioni SpA con la mancata riscossione di dette (supposte) somme, dal momento che la Romeo Gestioni ha riconsegnato il patrimonio al Comune con una puntuale, analitica e certificata documentazione nel dicembre 2012? E che la gestione del patrimonio immobiliare comunale e le relative riscossioni sono state affidate – e sono state svolte da quel momento – da altri soggetti?

Il problema che ci si sarebbe dovuto porre è diverso: perché la Procura della Corte dei Conti contesta il presunto danno erariale non a chi da 6 anni (dal 2013) lo starebbe provocando, ma alla Romeo Gestioni SpA? Infatti, bastava informarsi un pò rispetto alla macroscopicità dei dati (al di là di ogni considerazione sulla insussistenza del danno erariale per mancanza di attualità) per scoprire una circostanza elementare: e cioè che i contratti di locazione ad uso sportivo rientrano nella previsione dell’art. 27 della legge 27/07/1978 nr: 392. Pertanto i contratti di locazione del 2007 con il circolo Tennis e con il Circolo Posillipo – la cui riduzione al 10 per cento dell’importo del canone periziato da Romeo Gestioni era stata espressamente disposta con decreto assessoriale – dopo il primo periodo di locazione (rispettivamente di sei e di otto anni) si sarebbero dovuti rinnovare ex lege, quindi, non tacitamente. Con l’effetto che detti contratti, regolarmente disdettati dalla Romeo Gestioni Spa, scadevano in un periodo successivo al 2012 e, quindi ancora, era il nuovo gestore a dover procedere ai contenziosi e alla riscossione di quanto, secondo la Procura, dovuto al Comune di Napoli. Disdette di cui l’Amministrazione era stata posta a conoscenza attraverso le specifiche informative, le relazioni semestrali, e con la stessa riconsegna della gestione a fine 2012; e delle quali in ogni caso qualunque gestore professionale e non improvvisato avrebbe dovuto accorgersi immediatamente. Il contratto con il Tennis scadeva il 31-12-2013 e quello con il Circolo Posillipo ancora dopo, quindi vi era almeno un anno di tempo per svolgere le eventuali attività che invece in circa sei anni non sono mai state svolte.

Non si racconta in questa vicenda, poi e invece, delle centinaia di contenziosi e istruttorie (che pure sono agli atti e sono stati tema di decine e decine di articoli scritti negli anni da giornali che oggi sembrano dimenticare una storia ventennale), avviati da Romeo Gestioni per moralizzare la “questione canoni” a Napoli per tutto il patrimonio immobiliare. E sì, anche per i Circoli del Tennis e Posillipo. Non si racconta delle scelte fatte dalle Amministrazioni, a cui Romeo Gestioni – non concessionaria come erroneamente afferma la stessa Corte dei Conti, ma titolare di un appalto di servizio – non aveva titolo per opporsi.
Perché, dunque, la Procura Regionale della Corte dei Conti si concentra sulla Romeo Gestioni e non su chi ha materialmente gestito e gestisce da sei anni il patrimonio comunale?

È questo, e non la pretesa “Affittopoli”, il tema su cui una informazione che non voglia morire di banalità e che non sia neutrale con il potere (sia esso politico, giudiziario, economico o altro) avrebbe dovuto aprire a questo punto più di una inchiesta.
Quale è stato l’effettivo ammontare dei canoni e delle indennità di occupazione di tutto il patrimonio immobiliare incassato dal Comune di Napoli dal 2013 ad oggi? Quale è stata la percentuale dell’incassato rispetto al dovuto? Come mai il piano di dismissione del Comune di Napoli non decolla dopo i 108 milioni rogitati da Romeo Gestioni nell’ultimo anno della sua gestione? E anche, se ed in quale misura l’utenza del patrimonio immobiliare comunale non costituisca un bacino di voti gestibile invece che una risorsa economica?
Perché tutto questo passa sotto silenzio? Perché ancora una volta è Romeo che fa titolo? Perché?
Piove, governo Romeo!
Alfredo Romeo

Infine, con una seconda nota dal titolo “La vera storia dei Circoli Tennis e Posillipo” la Romeo Gestioni SpA cerca difare chiarezza.

La vera storia dei Circoli Tennis e Posillipo. Con Romeo Gestioni incremento dei canoni dal 951 al 3.259 per cento in più
L’ex gestore del patrimonio immobiliare di Napoli “Il vero scoop è spiegare le cose“.

Romeo Gestioni è obbligata a ritornare sulla vicenda dei presunti danni erariali per gli affitti del Circolo del Tennis e del Circolo Posillipo di Napoli a tutela del proprio operato e dei rapporti occupazionali e con il mercato. E ritiene di offrire materiale buono per il migliore degli scoop: spiegare le cose.

La premessa è il fatto che senza Romeo Gestioni nessun bene del patrimonio immobiliare di Napoli e di quelle particolari strutture sarebbe mai stata regolarizzata. E qui alcuni numeri possono aiutare

– Nel 1990 il Comune aveva censito e gestiva solo 5300 unità immobiliari. Nel 2012 Romeo Gestioni aveva censito e gestiva circa 60mila unità immobiliari.
– Nel 1990 il Comune incassava circa tre miliardi di lire (pari a 1,7 milioni di euro). Nel 2012 l’incasso tramite Romeo Gestioni era di circa 40 milioni di euro. Oggi è sceso a circa un terzo di quella cifra.
– Nel 1990 la morosità era del 90 per cento. Nel 2012 era contenuta nei limiti fisiologici del 10 per cento su un patrimonio sei volte più ampio.
– In otto mesi del 2012 con Romeo Gestioni dismissioni di 3000 unità immobiliari per 108 milioni di euro. Dal gennaio 2013 ad oggi dismesse poche decine di unità immobiliari.

Ma la gestione è anche “visione” e non solo numeri, come insegna il caso del Circolo della Stampa in Villa Comunale, che Romeo Gestioni ha restituito alla correttezza amministrativa con la riconsegna del bene al Municipio e sul quale, però, lo stesso Palazzo San Giacomo non ha trovato, né dato, indicazioni di utilizzo e di valorizzazioni per oltre venti anni, lasciandolo al degrado. Ora si attende l’intervento della Stazione Zoologica, ma questo è altro tema.

Romeo Gestioni rivendica dunque di aver reso possibile la piena gestione dello stesso patrimonio immobiliare, regolarizzando una ricchezza che non era nemmeno conosciuta nella sua consistenza. E senza possibilità di smentita il patrimonio è stato riconsegnato il 15 dicembre 2012 con una analitica, rigorosa e certificata procedura, supportata da una ferrea “Nota di Significazione” in cui erano esposte tutte le problematiche e le urgenze da affrontare per dare continuità alla gestione.

– Detto ciò, i contratti di locazione, relativi a Circolo Nautico Posillipo e Circolo del Tennis sono stati entrambi sottoscritti, nell’anno 2002, dal Dirigente del Servizio Patrimonio p.t., deputato alla rappresentanza del Comune.

– Il rinnovo del contratto di locazione è intervenuto a valle di annosi e datati contenziosi, risalenti, per entrambe i cespiti, a quasi dieci anni prima (e precisamente al 1993), quando la Romeo Gestioni, in nome e per conto del Comune di Napoli, aveva notificato ai due circoli la finita locazione dei contratti, provocandone giudizialmente la risoluzione per i rinegoziare i corrispettivi di godimento.

– Infatti, prima del rinnovo dei contratti nell’anno 2002, il Comune di Napoli incassava la minor somma di €. 159,63/mese dal Circolo Posillipo ed €. 798,60/mese dal Circolo del Tennis, rispettivamente incrementati, in sede di rinnovo dei contratti, grazie alla azione gestionale della Romeo, ad €. 5.203,47 per il circolo Nautico (corrispondente ad un incremento percentuale del 3.259%) e ad €. 7.599,94 per il Tennis (pari a un incremento percentuale del 951%).

– Se è vero che il rinnovo dei contratti è stato possibile grazie al supporto e all’assistenza della Romeo, è altrettanto vero però che le pattuizioni contrattuali, in primis la misura del nuovo corrispettivo da richiedere, sono state il frutto di precise e puntuali determinazioni e decretazioni assessoriali, che, prima della stipula, fornivano alla società di gestione tutte le condizioni per la sottoscrizione del contratto stesso, condizioni da inserire nei testi, quali precise clausole del regolamento pattizio (transazione dei giudizi pendenti, accollo delle spese legali da parte dei conduttori, compensazione dei corrispettivi dovuti per il periodo di detenzione extra contrattuale con le migliorie apportate ai cespiti, rinunzia alle domande riconvenzionali dedotte in giudizio).

– I suddetti due contratti del 2002 sono stati puntualmente disdettati, a cura della Romeo Gestioni, a valle di un preciso indirizzo ricevuto dall’Assessore p.t., che invitava espressamente la società ad inviare le missive idonee a provocare la risoluzione dei contratti. Tali missive sono datate 27/11/2009 ed hanno provocato la risoluzione dei due contratti in vista della seconda scadenza, come per legge, e in particolare:
– nota prot. 31111 del 27/11/2009, ricevuta dal Circolo Posillipo il successivo 9/12/2009: stante la durata novennale del relativo contratto (dal 01/01/2002 al 31/12/2010), la disdetta, inviata nel novembre 2009, ha determinato la risoluzione del titolo per la scadenza del successivo dicembre 2019;
– nota prot. 31113 del 27/11/2009, ricevuta dal circolo del Tennis il successivo 9/12/2009: tale disdetta ha avuto efficacia per la seconda scadenza del 2013 (la durata del contratto è in questo caso di sei anni, con decorrenza 01/01/2002 e prima scadenza 31/12/2007, con automatico rinnovo al 31/12/2013).

– Vale anche la pena di evidenziare che ambedue i circoli, a partire dalla decorrenza dei nuovi contratti e sino all’ultimo mese di gestione del patrimonio immobiliare comunale, grazie al continuo e costante controllo e monitoraggio messo a punto dalla Romeo Gestioni, hanno provveduto al pagamento integrale di quanto contrattualmente dovuto: gli importi corrisposti sono stati integralmente incassati, rendicontati e versati, a cura della Romeo Gestioni, nelle casse comunali. E così si sono registrati incassi a partire da gennaio 2002 e sino a dicembre 2012 (ultimo mese di gestione Romeo) pari ad €. 743.137,99 per il Circolo Nautico e ad €. 1.086.891,68 per il circolo del Tennis (inclusi tutti gli adeguamenti dovuti per legge).

– Dalla breve ricostruzione delle vicende che hanno interessato i due cespiti di via Posillipo e viale Dohrn e dalla loro sequenza temporale, emerge con chiarezza che l’operato della Romeo Gestioni è sempre stato improntato a diligenza, scrupolosità, attenzione e ossequio alle disposizioni impartite dall’ente proprietario, non essendo demandata alla Romeo Gestioni alcuna autonomia decisionale nella gestione dei rapporti contrattuali. Tutte le azioni poste in essere, dall’attivazione dei contenziosi, all’assistenza per il rinnovo dei contratti, alla disdetta dei medesimi, dimostrano appieno che la gestione sia stata condotta nel solco degli indirizzi da essa impartiti.

– Le vicende amministrative dei due immobili in argomento hanno altresì avuto la giusta attenzione, considerazione e risalto, in tutte le note e la corrispondenza, specificamente riferita ai due circoli, e in tutte le relazioni informative previste contrattualmente, indirizzate ai massimi esponenti della macchina comunale (dal Sindaco, all’Assessore al Patrimonio, al Dirigente del Servizio Patrimonio, .all’Assessore al Bilancio, al Segretario Generale, al Capo di Gabinetto e Direttore Generale, al Ragioniere Generale e all’Avvocatura Municipale).

– In tali relazioni si ritrova sempre un’apposita sezione dedicata all’uno e all’altro circolo, nella quale, nel ripercorrere le vicende storiche che hanno interessato gli immobili, vengono, anno dopo anno, messe in evidenza le novità e gli aggiornamenti registrati nel periodo di osservazione e di riferimento delle relazioni medesime. Tale attenzione e dovizia di informazioni è chiaramente giustificata dalla consapevolezza in Romeo Gestioni del carattere prestigioso dei cespiti in argomento, e dalla forte esperienza gestionale maturata negli anni.

– Pari rilievo hanno avuto gli immobili in questione anche in tutte le relazioni di accompagnamento al piano di dismissione approvato dal Comune di Napoli, al cui interno gli immobili sedi dei due circoli figurano tra le “Grandi vendite”.

– Non può assolutamente essere messo in dubbio che l’Amministrazione Comunale, durante tutto il periodo di vigenza del contratto di appalto, sia stata resa edotta delle vicende gestionali che hanno interessato i due immobili in argomento, e nel contempo sia stata (come è giusto che fosse, nel ruolo di ente proprietario degli immobili stessi) la parte che ha dato disposizioni operative, indirizzi e indicazioni alla società di gestione, che, nel suo ruolo servente, vi ha sempre puntualmente e diligentemente dato attuazione.

– Desta pertanto stupore apprendere che l’Amministrazione non fosse a conoscenza delle specifiche condizioni contrattuali regolanti i rapporti con i due Circoli, tenuto conto peraltro che gli stessi erano annoverati nel piano di vendita (nello specifico, come sopra detto, “Grandi vendite”), posto alla base del piano di rientro del Comune di Napoli, debitamente e preventivamente presentato alla Corte dei Conti.

– Ulteriore perplessità desta l’informazione appresa che il Comune di Napoli non conoscerebbe l’entità dell’importo richiesto a titolo di corrispettivo ai due Circoli, posto che la bollettazione è un’attività basilare, che dovrebbe essere perfettamente conosciuta ed eseguita con cadenza mensile dallo stesso Comune di Napoli, per il tramite della Napoli Servizi, oramai da oltre un quinquennio.

– Infatti Romeo Gestioni ha cessato di gestire il patrimonio immobiliare comunale il 15/12/2012, con una riconsegna tempestiva, regolare, analitica e certificata (dall’ente DNV, con doc. n. 433348-20121212-ASOS-STAT-BLT), ai sensi dell’allora vigente Sistema qualità aziendale ISO 9001:2008.

– Si deve infine precisare che la lista “contrassegnata da anonimi codici alfanumerici”, cui si fa riferimento è, in verità, la chiave per rintracciare tutta la documentazione, oggetto di trasferimento in formato cartaceo, rigorosamente consegnata al Comune di Napoli, ordinata e catalogata in bancali, scatole e fascicoli di utenza. Inoltre tutte le informazioni occorrenti per la gestione dei rapporti di utenza, ivi inclusi i due Circoli in questione, sono state trasferite, con nota TCN-US/2012/38258, secondo un apposito tracciato informatico, richiesto e condiviso dalla stessa Amministrazione Comunale.

– L’adeguatezza, la congruità e l’esaustività dei dati trasferiti dalla Romeo Gestioni al Comune di Napoli è stata altresì certificata dal Politecnico di Milano – Building Environment Science and Technology (BEST).

– Tutto quanto sopra riportato, trova fondamento nelle attestazioni, nei verbali di consegna e nella corrispondenza agli atti.