Giovedì sera si è tenuto allo stadio San Paolo di Napoli un mega tributo live dedicato alla memoria di Pino Daniele. “Pino E‘”, l’attesissimo evento solidale- i ricavati sono stati interamente devoluti a favore di progetti di due onlus a nome del musicista napoletano- ha raccolto nel tempio di Fuorigrotta all’incirca 45mila persone.
File chilometriche sono cominciate già a partire dal primo pomeriggio e lo stadio si è iniziato a riempire dalle 17.30. Moltissime le persone venute da altre parti di Italia per assistere al tributo del tanto amato Pino. Unica nota dolente è quanto avvenuto a poco più di un’ora dall’inizio del concerto- che è durato quasi 4 ore e trenta- quando sono finite le birre in tutti i bar dello stadio, prima sul prato e poi nei restanti settori. Episodio insolito a eventi di questo genere, trattandosi di una bevanda molto consumata. Secondo quanto appreso da VocediNapoli.it i bar avevano fatto un carico che si aggirava intorno alle 80mila bottigliette di birra a fronte di 45mila spettatori, poco meno del doppio.
E così non solo lo stadio San Paolo è rimasto a secco, lasciando gli spettatori a bocca asciutta, ma chi gestiva il bar ha perso anche una buona occasione di guadagno. Nonostante l’impegno di tutto il personale nel rispettare le misure di sicurezza, servendo esclusivamente le bevande nei bicchieri, l’esaurimento dello scorte non è stato visto di buon occhio da gran parte del pubblico presente.
Dopo che gli addetti autorizzati al servizio bar hanno diffuso la notizia che fosse finita la birra, sono circolati alcuni venditori ambulanti che hanno continuato una vendita non autorizzata- basti pensare che non è consentito entrare con bevande chiuse all’interno dello stadio e soprattutto in vetro- fino a esaurimento scorte. Durante le restanti due ore e mezza del concerto è stato praticamente impossibile trovare una bionda in tutti i settori, un disagio inaspettato sicuramente che però la musica del grande Pino è riuscito a lenire.
