C'è anche il problema sicurezza, il solco lasciato dai nuovi cavi della banda larga pericolo per i motociclisti
Come se non bastassero i disagi dovuti al cantiere Enel, aperto lo scorso 21 marzo e che procede con enormi ritardi (sarebbe dovuto terminare il 14 maggio ma al momento sta a a circa metà tragitto…), al Corso Vittorio Emanuele ne è stato aperto uno nuovo. Stavolta è quello della banda larga che, come recita lo stranamente sbiadito cartello (è da appena 24 ore in strada) sarebbero dovuti iniziare lo scorso 7 maggio e terminare il 28 dello stesso mese, ma in realtà sono iniziati il 17 e chissà, a questo punto, quando termineranno. I lavori, previsti dal civico 590 fino al 633, stanno creando un vero e proprio caos viabilità.
DISAGI E SICUREZZA – Infatti tra i due cantieri c’è tutta la zona di Cariati con le già grandi difficoltà di circolazione dovute al traffico quotidiano. Nella giornata di giovedì i tempi di percorrenza tra Piazza Mazzini e Parco Margherita sono stati di oltre un’ora, con traffico impazzito e cittadini in auto su tutte le furie per il doppio semaforo-umano mal gestito da operai poco pratici di viabilità. Tra l’altro il cantiere della banda larga sta lasciando un vero e proprio “binario” che rappresenta un pericolo per i tanti che percorrono il Corso Vittorio Emanuele in motorino. Infatti lo scavo viene semplicemente riempito con del bitume che lascia un solco in cui i due ruote rischiano di “incanalarsi” e far cadere a terra i centauri. Quindi oltre il danno la beffa: una volta terminato disagio dovuto al traffico sorge il problema sicurezza lasciato dal rattoppo, non proprio realizzato ad arte, dei lavori.