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“Mi farò giustizia da solo”: il messaggio di Pasquale Vitiello alla moglie Imma Villani, poi l’omicidio

E’ in fuga Pasquale Vitiello, l’uomo di 36 anni che questa mattina ha ucciso la moglie, Immacolata Villani, 31 anni, con un colpo d’arma da fuoco alla testa dopo aver aspettato che la donna uscisse da una scuola elementare di Terzigno dove aveva accompagnato la figlia di nove anni.

I carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, coordinati dalla procura di Nola, sono a lavoro per rintracciare l’uomo, fuggito in sella a uno scooter subito dopo l’omicidio commesso all’esterno della scuola san Domenico Savio, in via dei Pini nel quartiere Boccia al Mauro. I militari hanno perquisito l’abitazione dove la coppia di coniugi viveva prima della rottura, con la donna tornata a casa del padre che abita nella Masseria Amati a Terzigno. All’interno hanno trovato alcuni indizi che sono ora al vaglio degli inquirenti.

Tra questi una lettera nella quale emergerebbero le finalità di Vitiello, con un passaggio piuttosto inquietante. Quel “mi farò giustizia da solo” che lascia intendere come l’uomo, che lavora nell’indotto dell’Alenia come addetto alle pulizie, avesse pianificato tutto. Questa mattina l’ha attesa fuori scuola. Imma era arrivata con la figlioletta di 9 anni e la nuova compagna del madre, dopo la morte della madre. E’ entrata nell’istituto per accompagnare la bambina e all’uscita, mentre stava salendo in auto, si è ritrovata il marito.

L’OMICIDIO DAVANTI AI GENITORI: CHOC FUORI SCUOLA

Erano circa le 8.15. I due hanno iniziato prima a parlare, sotto una pioggia battente, poi dopo poco Vitiello ha estratto la pistola e ha messo fine alla vita della moglie. Fondamentali le testimonianze degli altri genitori presenti all’esterno dell’edificio scolastico e  della donna in compagnia di Imma. E’ stata infatti la compagna del padre a riconoscere l’assassino e a indirizzare sin da subito le indagini. Ha accompagnato Imma fuori scuola perché quest’ultima non poteva guidare a casa di un braccio ingessato causato probabilmente da una lite avvenuta nei giorni precedenti con il marito.

A inizio marzo infatti Imma aveva denunciato ai carabinieri le percosse subite in seguito a una lite avuta con il marito e la suocera. Quest’ultima, nei giorni successivi, ha denunciato la 31enne per lo stesso motivo.

“Sono sconcertato, non ho parole per quello che è successo. Come Comune di Terzigno abbiamo fatto tanto in termini di prevenzione sui casi di femminicidio. Evidentemente non basta dobbiamo fare ancora di più”. Cosi il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri commenta la tragica esecuzione di Immacolata Villani. “Una morte assurda – dice – che ci riporta alla memoria quella di Vincenza Avino, uccisa dal compagno, con modalità del tutto simili, nel settembre del 2015. Sappiamo che c’erano dei problemi nella coppia ma nulla può spiegare l’enormità di quello che è successo. Come Comune – ha concluso – abbiamo attivato i nostri servizi sociali per essere di sostegno alla piccola che ha solo nove anni e che non sa ancora quello che e’ successo alla mamma”.