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Le telefonate tra Luigi e Antonietta: “Sono stata svergognata, tradita, picchiata”

Una telefonata in cui si evince il rapporto oramai precipitato tra Luigi Capasso e la moglie Antonietta Gargiulo. Una telefonata che risale allo scorso 9 dicembre e registrata dallo stesso appuntato dei carabinieri che all’alba di mercoledì ha messo fine alla vita delle sue due figlie, Martina di 7 anni e Alessia di 13, ha ferito a colpi d’arma da fuoco la mogli e, dopo ore di inutili trattative con i colleghi dell’Arma, si è puntato la pistola alla bocca e si è ucciso.

Una telefonata ascoltata durante la trasmissione “Pomeriggio Cinque”. Una telefonata dove Luigi tentava inutilmente di recuperare un rapporto finito da mesi e ulteriormente compromesso dai suoi atteggiamenti violenti e persecutori nei confronti della moglie e delle due bambine. Una conversazione agghiacciante, iniziata prima con la primogenita Alessia, impaurita nel vedersi da sola col genitore, e poi con la moglie Antonietta.

Luigi: «Ciao Alessia, ho dei biglietti per andare a vedere le luminarie al Parco di Ariccia, ti farebbe piacere andarle a vedere domani con me?». (…)
Alessia: «Non lo so».
Luigi: «Non ti preoccupare di papà non ti faccio niente».
Alessia: «Lo so che tu non mi faresti mai del male».
Luigi: «No, mai mai».
Alessia: «Lo so… però non lo so, cioè subito, così».
Luigi: «Alessia se mai proviamo a stare insieme » (…).
Alessia: «Però da soli io non…».
Luigi: «Digli pure a mamma se vuole venire per me è uguale, chiediglielo ‘mamma vuoi venire pure tu?’ Mi farebbe piacere, se vi va, lo sai, ci tengo a voi non mi sono dimenticato e ci tengo a voi lo sai!»
Alessia: «Guarda, ti faccio sapere dopo…»
Luigi: «Va bene passami mamma per favore, grazie a papà!».
Antonietta: «Pronto?»
Luigi: «Senti, se vi fa piacere vi vengo a prendere e mi dite a che ora volete venire… Antò, io non ti farei mai del male, già te ne ho fatto io…».
Antonietta: «Ma stai registrando?».

Nelle telefonate si evince che il rapporto tra Luigi e Antonietta era precipitato dopo l’aggressione subita da lei davanti al luogo di lavoro. La stessa Antonietta che dopo un primo esposto alla polizia avvenuto a settembre scorso, ha poi evitato nuove denunce per evitare al marito di perdere il posto di lavoro nell’Arma. Un duro sfogo quello della donna che sottolinea le continue delusioni subite nel tempo. Non solo aggressioni e blitz fuori al luogo dove lavorava ma anche veri e propri tradimenti.

Antonietta: «E io col matrimonio sedici anni come sono stata? Dimmi sono stata felice sedici anni di matrimonio? Sono stata felice? Sono stata svergognata, tradita, maltrattata, picchiata… Sul posto di lavoro svergognata da tutta Cisterna come una che non se lo merita, perché lo sai che non me lo meritavo…». «Perché non è solo l’episodio qua fuori, io e te sappiamo la verità… Perché se era una volta che è successo, dici ‘io mi sto curandò…Io e te la sappiamo la verità…».
Luigi: «Dammi la possibilità di avvicinarmi alle bambine, per favore».
Antonietta: «Ma allora se io vedo mia figlia in ansia impaurita…». (…) «Io non le obbligherò a fare niente perché tu le hai obbligate, le hai obbligate per anni a fare cose che non volevano, io non obbligo più nessuno».