Quando anche tra i residenti c'è chi sbaglia e invade i marciapiedi del quartiere con i rifiuti
Qualche giorno fa VocediNapoli.it aveva pubblicato le immagini di un marciapiede di via Fiorelli, nel pieno centro di Chiaia, colmo di rifiuti, tra cui cartoni del latte, scatole di detersivi e pezzi di mobili rotti al lato dell’ingresso di un bar. La specifica è d’obbligo perché dimostra che si tratta di spazzatura , perlomeno in gran parte, arrivata da case private e non dai locali delle zone, che intanto sono bersaglio di una vera e propria lotta mediatica in cui ogni passo falso è amplificato a “decibel” esorbitanti.
Un distinguo fondamentale se si pensa che da mesi diversi comitati di residenti della zona cosiddetta il quadrilatero dei baretti- via Bisignano, vicoletto Belledonne, via Ferrigni e via Fiorelli– hanno dichiarato guerra ai gestori dei vari locali, ergendosi a “cavalieri della legalità” uniti per combattere il “grande male” rappresentato dalle varie attività commerciali. Espressioni necessarie a rendere il carattere che più o meno ha assunto quanto sta accadendo. Una battaglia fatta a colpi di post sui social network dove nei vari gruppi è indicato qualsiasi cosa, dai bidoni per la differenziata appoggiati fuori dai locali- cosa non prevista dall’ordinanza che regola la movida– alla presenza di più tavoli rispetto a quanto previsto dalle autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico, a finire agli episodi di criminalità.
Si proprio così, perché rapine, risse e sparatorie, a detta di alcuni residenti, sarebbero causate dalla presenza dei baretti nella zona di Chiaia e non sarebbero la conseguenza di un tessuto sociale napoletano che rappresenta un problema di più grave entità. Perché episodi del genere avvengono un po’ ovunque, come nelle zone di aggregazione e non è certamente chiudendo le attività ed evitando il raduno dei giovani che si può combattere il fenomeno della delinquenza di Napoli.
Premesso che le regole vanno rispettate anche e soprattutto a favore di una civile convivenza tra gestori, residenti e cittadini, va detto e ripetuto che queste regole dovrebbero essere osservate da tutti, anche da chi decide di invadere i marciapiedi con la spazzatura di casa propria nell’inciviltà più totale.
Non si vuole in questa sede prendere le parti di nessuno, ma viene in mente l’espressione: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra“. Messaggio che andrebbe preso alla lettera da chi è bravo a osservare e denunciare i misfatti altrui, ma quando si tratta di dare l’esempio o ammettere che le faglie ci sono anche in casa propria, preferisce girare la testa dall’altra parte.
Intanto quella spazzatura è lì da giorni, nonostante le segnalazioni all’Asìa di alcuni gestori dei locali nulla è stato fatto. Questo poi è un altro lungo discorso sul degrado napoletano.
Spazzatura lungo il marciapiede di via Fiorelli