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Camorra, blitz contro il clan Mazzarella: fermati numerosi affiliati

Un’operazione che può infliggere un duro colpo alla potente cosca camorristica che da decenni controlla gli affari illeciti tra il centro storico della città di Napoli e la sua periferia orientale. In attesa della convalida da parte del giudice per le indagini preliminari, sono stati fermati oltre dieci persone, presunte affiliate al clan Mazzarella, attivo nella zona di piazza Mercato, Poggioreale e San Giovanni a Teduccio.

L’operazione, condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli, guidati dal primo dirigente Luigi Rinella, al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è stata annunciata nella prima pagina di martedì 13 febbraio dal quotidiano Cronache di Napoli. Al momento però non vi è alcuna nota ufficiale da parte di polizia e procura che sono in attesa delle decisioni del Gip. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano napoletano, l’operazione riguarderebbe 12 persone vicine al clan Mazzarella nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.

Qui da mesi le fibrillazioni registrate dalle forze dell’ordine sono quasi all’ordine del giorno. Tra raid intimidatori a colpi d’arma da fuoco e bombe carta, è entrata nel vivo la lotte per il controllo degli affari illeciti tra i Mazzarella-Donadeo, appoggiati dai D’Amico detti anche “Gennarielli”, e il cartello composto dalle famiglie Rinaldi-Reale-Formicola, quest’ultimi al centro di dissidi interni che avrebbero poi portato all’omicidio di Annamaria Palmieri, detta “Nino D’Angelo”, avvenuto lo scorso 22 gennaio.

L’ultima stesa è andata in scena poco dopo la mezzanotte di martedì 13 febbraio, poche ore dopo il fermo da parte dei presunti esponenti del cartello mazzarelliano. Almeno 27 colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in via Ravello a San Giovanni a Teduccio, zona sotto l’influenza del clan Rinaldi, rivali proprio dei Mazzarella. Sull’episodio sono in corso le indagini della polizia. Non è da escludere che il raid sia stato realizzato proprio dai Mazzarella-D’Amico per mandare un segnale ai nemici nonostante l’operazione subita in precedenza.

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