Il presunto assassino di Vittorio Materazzo è in carcere a Rebibbia. Luca è stato arrestato a Siviglia dopo poco più di un anno di latitanza
Avviate le procedure di estradizione, Luca Materazzo 36enne è arrivato ieri in Italia. Atteso dalla polizia di frontiera all’aeroporto di Fiumicino, il giovane è stato condotto presso il comando delle forze dell’ordine per le procedure di rito: foto segnaletiche e presa delle impronte digitali. Poi il presunto assassino del fratello Vittorio, è stato condotto presso il carcere di Rebibbia in attesa del processo per omicidio.
Luca Materazzo è l’unico sospettato ed imputato del caso. Ma nonostante le prove sembrerebbero schiaccianti e la tesi della procura avvalorata dalla lunga latitanza, l’ex fuggitivo si è mostrato forte e per nulla remissivo. “Sono pronto a difendermi” avrebbe dichiarato.
Il 36enne è accusato di aver ucciso il fratello Vittorio a coltellate sotto la loro abitazione in viale Maria Cristina di Savoia. Era la sera del 28 novembre del 2016. Da allora di lui non si sono avute più tracce. Il giovane Materazzo è stato dichiarato latitante dal 10 dicembre 2016 quando la Polizia non è riuscita ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip (Giudice per le indagini preliminari).
Luca Materazzo è stato poi trovato a Siviglia, dove il giovane aveva trovato lavoro presso una caffetteria della cittadina spagnola. L’arresto è scattato lo scorso 2 gennaio. La vicenda si è incastrata con quella del padre dei fratelli Materazzo, Lucio, deceduto nel 2013 a 81 anni.
Infatti, è balzata all’onore della cronche la questione dell’eredità che Lucio Materazzo avrebbe lasciato ai suoi 6 figli. La sua morte è stata caratterizzata dal mistero, in quanto il figlio Vittorio sospettava che il fratello Luca avesse avuto a che fare in qualche modo con la morte del genitore. Addirittura ne è stata riesumata la salma, in quanto Luca si è ritrovato indagato anche per la morte del padre.