Il giovane era scomparso sabato sera, il suo cadavere è stato trovato martedì sera vicino ai binari della stazione di Casoria
Potrebbe non essere stato un suicidio la morte di Ciro Ascione, il giovane di 16 anni di Arzano scomparso sabato sera dalla stazione centrale di Napoli e ritrovato morto vicino ai binari della stazione di Casoria. Secondo gli ultimi aggiornamenti, la Procura di Napoli non crederebbe all’ipotesi che il giovane abbia deciso di togliersi la vita e starebbe seguendo la pista dell’omicidio.
Come avevamo anticipato nella serata di ieri, a seguito del ritrovamento del povero ragazzo, il suicidio sembrerebbe scartato. Troppe incongruenze, il cadavere è stato ritrovato ai margini della linea ferroviaria Napoli- Roma dopo quattro giorni e le ferite sul corpo, da un primo esame, non sarebbero compatibili con quelle di una caduta da un treno ma più da una caduta dall’alto, come se qualcuno lo avesse spinto dal finestrino, tutte ipotesi che per ora non hanno alcuna conferma. Questi e altri elementi spingono la Procura di Napoli a muoversi sulla tesi dell’omicidio. Già a due giorni dalla scomparsa di Ciro, le indagini erano passate alla sezione specializzata della squadra mobile, a trovarlo, infatti, sono stati gli agenti della Omicidi che hanno rintracciato il segnale del cellulare, nonostante fosse spento, la batteria continuava a funzionare.
Anche i genitori di Ciro non credono al fatto che il figlio possa essersi suicidato, l’ultima volta che il padre l’aveva sentito alle 20,50 di sabato sera gli aveva detto:
“Sto arrivando, sono in via Toledo: prendo il treno alle 21.15“.
Avrebbe dovuto prendere un treno per Caserta, ma ancora non si sa se sia salito sul convoglio. Dalle telecamere visionate fino ad ora le sue tracce si perdono all’uscita della galleria Garibaldi, sottopassaggio che dalla stazione della Linea 1 porta a quella centrale. In queste ore saranno analizzate tutte le immagini per identificare tutte le persone presenti su quel treno.
Sono al vaglio degli investigatori una telefonata anonima ricevuta dalla famiglia nei giorni scorsi che avrebbe annunciato la morte del 16enne e un litigio che Ciro avrebbe avuto con un conoscente a cui avrebbero assistito anche altri coetanei. Potrebbe essere un indizio o un buco nell’acqua, ma gli inquirenti non vogliono tralasciare nessun dettaglio. E’ stata ascoltata anche la fidanzatina con cui Ciro era stato nella zona di via Toledo fino a poco prima di sparire e saranno interrogati gli amici del giovane per comprendere se possano fornire qualche informazione in più.
Gli investigatori lavoreranno ininterrottamente per fare chiarezza sulla morte del povero Ciro, i genitori che in questi giorni l’hanno cercato disperatamente, vogliono che sia fatta giustizia, per loro il figlio non si è suicidato.