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Blitz contro ‘Ndrangheta: tra i 169 arrestati anche imprenditore di Afragola vittima di un agguato

Aniello Esposito, marito di una consigliera comunale, gestisce diversi centri di accoglienza per immigrati

C’è anche un imprenditore napoletano tra le 169 persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare in un’operazione che ha visto i carabinieri del Ros e la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro infliggere un durissimo colpo alla ‘Ndrangheta e nello specifico alla cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria con ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia (in particolare Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia) e in Germania.

Tra i destinatari anche l’imprenditore napoletano Aniello Esposito, 37 anni, originario di Afragola e marito della consigliera comunale Cristina Acri, miss preferenze alla ultime elezione in quota Fratelli d’Italia. Esposito il 27 luglio del 2016 fu vittima di un agguato ad Afragola dove venne ferito da tre colpi d’arma da fuoco alle gambe. L’imprenditore gestisce due centri di prima accoglienza per immigrati ad Afragola, uno a Crotone e uno a Dugenta in provincia di Benevento. Di origini irpine, Esposito si è occupato in passato anche della raccolta dei rifiuti per il comune di Casalnuovo. Al momento dell’arresto Esposito si trovava nel centro di prima accoglienza di Crotone.

Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, autoriciclaggio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, intestazione fittizia di beni, procurata inosservanza di pena e illecita concorrenza con minaccia aggravata dal metodo mafioso. E’ stato notificato anche un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di circa 50 milioni di euro.
Al centro dell’inchiesta le attività criminali della cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria con ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia (in particolare Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia) e in Germania. Le indagini hanno documentato l’infiltrazione mafiosa in diversi settori economici e imprenditoriali, sia in Italia che all’estero, circostanza che ha consentito alla cosca di strutturarsi come una vera a propria holding criminale capace di gestire affari per milioni di euro.

Tra gli arrestati anche il presidente della Provincia di Crotone Nicodemo Parrilla  Sindaco anche di Cirò Marina, è accusato di associazione mafiosa ed è ritenuto dagli inquirenti il rappresentante della cosca nelle istituzioni locali. Complessivamente sono tre i sindaci arrestati. Oltre a Parrilla, infatti, sono coinvolti il sindaco di Strongoli Michele Laurenzano e quello di Mandatoriccio Angelo Donnici.