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Ponticelli, operazione della Polizia: i nomi degli arrestati

Il blitz ha inferto un duro colpo al clan De Micco, detto dei "Bodo". Il sodalizio era diventato egemone nel quartiere dell'area Est di Napoli

Nati da una costola del clan Cuccaro di Barra e sviluppatasi sulle ceneri dello storico clan Sarno, il sodalizio dei De Micco – alias dei “Bodo” – dopo aver vinto la faida contro il clan D’Amico si sono imposti come i “padroni” di Ponticelli. Il momento clou della violenta guerra di camorra c’è stato con l’omicidio di Annunziata D’Amico avvenuto nel 2015. Questo agguato ha spianato la strada ai “Bodo” che col tempo hanno preso il controllo di quasi tutte le piazze di spaccio del quartiere (circa 50), compresa quella del Rione Conocal, ex fortino proprio dei D’Amico. Ma la forza dei De Micco è rappresentata dalla loro violenza, strumento da sempre utilizzato per eliminare qualsiasi rivale o dissidente. Attraverso questa strategia del terrore, il sodalizio si è imposto nella gestione di tutte le attività illecite che sono proprie di questo territorio: dal traffico e spaccio di stupefacenti alle estorsioni. Inoltre gli investigatori sono riusciti a svelare la struttura gerarchica e organizzativa del clan.

IL BLITZ- Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, guidati dal primo dirigente Luigi Rinella e dal vicequestore Mario Grassia (sezione omicidi), hanno smantellato nella notte del 28 novembre il clan De Micco di Ponticelli, soprannominati anche “Bodo” per via del tatuaggio nato dal nome di un cartone animato. Sono 23 gli arresti eseguiti dai poliziotti al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Di questi, 22 sono finiti in carcere mentre ai domiciliari è finito un collaboratore di giustizia. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, ricettazione e incendio, con l’aggravante del metodo mafioso prevista dall’articolo 7. Con le manette ai polsi anche il boss Luigi De Micco, capo dell’omonimo clan e fratello maggiore di Marco e Salvatore De Micco, arrestati negli anni passati. L’ex reggente del sodalizio è scampato ad un agguato lo scorso anno.

L’AGGUATO MORTALE A SOLLA- Inoltre gli inquirenti sono riusciti a risalire ai presunti mandanti ed esecutori dell’agguato mortale e del tentato omicidio rispettivamente nei confronti di Salvatore Solla e Giovanni Ardu avvenuti il 23 dicembre del 2016. Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica della vicenda criminale riuscendo ad arrestare i presunti responsabili. Solla sarebbe stato ucciso perché da ex affiliato al clan Sarno avrebbe voluto gestire autonomamente una piazza di spaccio, affronto imperdonabile per i De Micco. Era un freddo pomeriggio che anticipava la vigilia di Natale quando i killer sono entrati in azione in via Bartolo Longo. Individuati i due obiettivi, residenti nel Lotto Zero, i criminali hanno lasciato partire una raffica di proiettili che hanno investito Solla e Ardu. Il primo è stato ferito al petto ed è morto dopo un ricovero urgente presso l’ospedale Villa Betania. Il secondo invece è sopravvissuto all’agguato dopo che un proiettile l’aveva colpito ad una gamba. Secondo gli inquirenti Luigi De Micco è stato il vero regista dell’agguato, coordinandone le fasi preparatorie ed esecutiva. Antonio De Martino è stato il killer autore del delitto. Coinvolti anche Alessio Esposito e Davide Principe che hanno partecipato alla pianificazione dell’assassinio, oltre che a provvedere all’incendio del furgone utilizzato per compiere l’agguato.

L’attività investigativa ha consentito, inoltre, di ricostruire alcuni falliti agguati compiuti dal gruppo di fuoco del clan De Micco nei confronti di Michele Minichini, affiliato al clan De Luca Bossa (sodalizio scissionista del clan Sarno) e Bruno Mascitelli, ex affiliato al clan Sarno che stava attualmente costituendo un gruppo autonomo operante nei comuni limitrofi al quartiere di Ponticelli. Tra i destinatari del provvedimento figura un collaboratore di giustizia già affiliato al clan De Micco, nei cui confronti è stata disposta la misura restrittiva degli arresti domiciliari.

di Andrea Aversa e Ciro Cuozzo

TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI

Antonio Autore, nato a Napoli l’8.11.1993;
Giuseppe Borrelli, nato a Napoli il 10.7.1988;
Lino Carbone, nato a Napoli il 23.8.1997;
Moreno Cocozza, nato a Napoli il 9.7.1985;
Francesco De Bernardo, nato a Napoli il 29.3.1989;
Luigi De Liguori, nato a Napoli il 10.02.1977;
Antonio De Martino, nato a Napoli il 14.8.1989;
Giuseppe De Martino, nato a Napoli il 4.11.1990;
Luigi De Micco, nato a Napoli il 13.8.1976;
Alessio Esposito, nato a Napoli il 15.6.1994;
Michele Gentile, nato a Napoli l’8.7.1992;
Domenico Limatola, nato a Napoli il 29.5.1991;
Giuseppe Napolitano, nato a Napoli l’11.8.1980;
Giovanni Ottaiano, nato a Napoli il 12.10.1979;
Roberto Pane, nato a Napoli il 3.9.1984;
Nicola Pizzo, nato a Napoli l’11.12.1981;
Davide Principe, nato a Napoli il 28.12.1989;
Fabio Riccardi, nato a Napoli il 10.4.1983;
Roberto Scala, nato a Napoli il 17.6.1976;
Vincenzo Scala, nato a Napoli il 22.7.1968;
Gennaro Sorrentino, nato a Napoli il 31.10.1979;
Nunzio Daniele Montanino nato a Napoli il 7.9..1976.