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Mazzette, fondi neri e corruzione: arrestato Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco

Andava a controllare la ditta “nemica”, anche di notte, per trovare un pretesto e ridimensionarla, avvantaggiando così la società rivale, con la quale aveva un accordo, nella raccolta dei rifiuti. E’ quanto ricostruito dagli investigatori della procura di Torre Annunziata e della Guardia di Finanza di Torre del Greco, che questa mattina hanno eseguito sei ordinanza di custodia cautelare (tre in carcere e tre ai domiciliari). In carcere sono finiti Ciro Borriello, sindaco dimissionario di Torre del Greco (vicino al leader della Lega Nord Matteo Salvini),  e Massimo e Antonio Balsamo, rappresentanti della società F.lli Balsamo srl. Ai domiciliari vanno invece Ciro Balsamo, Francesco Poeti e Virgilio Poeti.

IL RUOLO ANOMALO – L’accusa è di fondi neri, corruzione, truffa ai danni di ente pubblico, falsità in atto pubblico, tutti per agevolare la ditta “F.lli Balsamo srl”, importante realtà economica imprenditoriale operante nel settore dei rifiuti in varie province della Campania. Secondo l’accusa, le investigazioni “hanno rivelato un mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco”.

SINDACO “TERRONE” AMICO DI SALVINI – Il sindaco Ciro Borriello, 60 anni compiuti a febbraio scorso, è stato rieletto sindaco di Torre del Greco nel 2014. Medico chirurgo con specializzazione in chirurgia estetica, Borriello in passato è stato deputato di Forza Italia, consigliere provinciale e già sindaco del comune vesuviano nel 2007. Negli ultimi mesi, grazie all’insolita sponda (per un comune “terrone”) con il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, non aveva fatto mistero di puntare ad una nuova candidatura alla Camera. Nel corso di un infuocato consiglio comunale, lo scorso 28 luglio ha rassegnato le dimissioni della carica sindaco, per problemi all’interno della maggioranza, che ancora ricopre in attesa dei venti giorni previsti dalla legge per confermare le dimissioni.

MAZZETTE AL SINDACO – Le indagini hanno documentato come la società dei fratelli Balsamo avesse “costituito mediante escamotages contabili, fondi neri di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino”. Tali somme –  si legge nella nota della Procura  firmata dal procuratore Alessandro Pennasilico – “venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili in luoghi appartatati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra”. Nonostante tutto questo, gli incontri sono stati integralmente documentati con video-riprese e intercettazioni ambientali.

LE PAROLE DEL CAPITANO GIUSEPPE CAMPOBASSO (VIDEO DI CORRADO AMITRANO)

FALSE FATTURE – Gli artifici contabili utilizzati dalla società Balsamo erano costituiti da una serie di rapporti fittizi con un’altra società dell’indotto ecologico (il distributore di carburanti e autolavaggio dei Poeti) sfociati nell’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti e relative a lavaggi e sanificazione (non avvenute) dei mezzi impiegati nell’attività di raccolta rifiuti, con conseguente truffa ai danni del Comune e frode nelle pubbliche forniture.

Lo stesso ingresso della ditta nell’appalto è connotato da marcata illegalità, essendo la stessa riuscita a subentrare con l’inganno nell’appalto dei servizi di igiene urbana per la raccolta differenziata alla ditta Ego Eco, che si era aggiudicata il servizio per il periodo 21 maggio 2012-20 gennaio 2016 per un importo complessivo di quasi 31 milioni di euro (31.742.127,43).

IL RUOLO CHIAVE DI BORRIELLO – I minuziosi accertamenti dei finanzieri e della procura torrese, hanno evidenziato come le procedure di gara per l’assegnazione del servizio di igiene urbana (raccolta, conferimento, trattamento e smaltimento) nel comune di Torre del Greco siano state profondamente contaminate ab origine e in itinere in virtù dei precedenti accordi che hanno spinto il sindaco Borriello a intervenire per determinare la decadenza dell’appalto alla Ego Eco srl, favorendo ingiustamente la società di Balsamo, subentrata nell’esecuzione dell’appalto per effetto dello scorrimento della graduatoria di assegnazione.

BLITZ NOTTURNI DEL SINDACO – Sono partiti così rigidi controlli sul lavoro della Ego Eco, con lo stesso Borriello protagonista in prima persona anche di notte. Controlli che hanno determinato come immediata conseguenza “la contestazione di penalità a carico della citata società per un importo pari al 50% della liquidazione mensile spettante; l’istituzione di un servizio sostitutivo di raccolta rifiuti svolto da dipendenti comunali incardinati presso uffici diversi della Nettezza Urbana, in totale violazione della normativa di settore; la rappresentazione di una situazione di pericolo per la saluta pubblica, creata ad hoc “grazie” a una certificazione emessa dal competente ufficio dell’Asl Napoli 3 Sud (Unità Operativa di Prevenzione Collettiva) priva di ogni fondamento e riscontro a suffragio; ed infine l’affidamento della società Balsamo (seconda in graduatoria) dell’appalto in parola, benché, all’esito dell’esecuzione di mirati approfondimenti investigativi, tale società sia risultata sprovvista del requisito economico e finanziario per la partecipazione all’incanto de quo; circostanza per la quale la stessa società sarebbe dovuta essere esclusa”.