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50mila euro, ecco quanto ha pagato lo Stato per arrestare il boss Michele Zagaria

Uno degli uomini più potenti della criminalità organizzata che è stato nella lista dei latitanti più pericolosi e ricercati dalle autorità, venduto per 50mila euro. Ecco quanto lo Stato avrebbe investito per trovare e arrestare uno dei boss più pericolosi della camorra ed esponente del clan dei Casalesi: Michele Zagaria. Quest’ultimo ha visto finire la sua latitanza, durata ben 16 anni, il 7 dicembre del 2011 giorno in cui la polizia l’ha trovato in un bunker situato nel cuore del suo paese di nascita, Casapesenna (in provincia di Caserta).

50mila euro, ecco quanto ha pagato lo Stato per arrestare il boss Michele Zagaria

La vicenda che riguarda l’arresto dell’ultimo esponente dello storico sodalizio, è descritta all’interno dei documenti relativi al processo Medea. Il maxi dibattimento vede all’ordine del giorno i rapporti tra il clan dei Casalesi con il mondo dell’imprenditoria e della politica. Ruolo chiave per l’arresto del super boss, è stato ricoperto da un informatore ed una donna, ai quali sono stati dati rispettivamente 40 e 10mila euro per la preziosa soffiata. Secondo quanto riportato da Cronache di Napoli le forze dell’ordine sarebbero entrati in contatto con l’affiliato “traditore” in un centro commerciale nel casertano.

Per quanto riguarda la donna misteriosa, invece, potrebbe trattarsi di una delle numerosi amanti di Zagaria. Il boss l’avrebbe ricevuta più volte all’interno del suo nascondiglio e secondo la testimonianza dell’ex capo della Mobile Vittorio Pisani, sarebbe stata lei a condurre gli agenti dritto dal boss. Infatti la polizia l’ha tenuta per diverso tempo sotto osservazione.