Parla il fratello di Emanuela Chirilli, la turista pugliese morta nel rogo del b e b a Napoli, in via Medina. “Mia mamma l’aveva sognata la notte prima dell’incidente: era vestita come una nobile, le sembrava splendente. Da allora la chiama “la Contessa”“.
La 28enne aveva preso per una notte una stanza in piazza del municipio perché avrebbe dovuto partecipare a un compleanno. “Siamo piegati dal dolore – racconta Nicola a Il Quotidiano di Puglia – tormentati dai dubbi, perché una morte così terribile non era neanche lontanamente immaginabile. Siamo stati a Napoli (…): un viaggio straziante fatto insieme a mio fratello, mia madre e ai miei nonni. Non abbiamo potuto vederla perché la salma è sotto sequestro per l’autopsia.
Sono ancora in corso i rilievi della Scientifica e dei Vigili del Fuoco. Stiamo aspettando l’autorizzazione del magistrato per poter organizzare i funerali qui nel Salento. Ma adesso anche questo passa in secondo piano: l’unico scopo della mia vita è diventato scoprire cosa è successo in quella maledetta stanza, andare in fondo a questa storia, capire perché è morta mia sorella e soprattutto individuare i colpevoli”.
“Voglio giustizia, non mi interessa altro, non voglio pensare ad altro. Emanuela è morta bruciata viva mentre era in vacanza: è una cosa tremenda perché nessuno ce la riporterà indietro. Ci è stata tolta una persona straordinaria, dal cuore grande”, conclude.