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Fortuna Loffredo, nuove accuse di Titò: “Nel palazzo degli orrori una rete di pedofili”

Durante l’udienza tecnica del processo, davanti alla quinta sezione di Corte d’Assise, Titò ha fornito altre dichiarazioni sul caso Fortuna Loffredo, la bambina stuprata e ammazzata nel luogo in cui viveva. Una chiara manifestazione del degrado del palazzo degli orrori, il parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli.

Al termine dell’udienza, Raimondo Caputo, ha dichiarato: “In quell’isolato, al primo piano c’era la stanza dei bambini… Lo sapevano tutti e tutti sapevano quello che succedeva. Tanto che uno degli inquilini è stato condannato a dieci anni per aver abusato della figlia dodicenne. In quel maledetto posto, abitato da napoletani, mi hanno messo in mezzo, perché io non sono del loro ambiente. Io sono di Afragola“.

OMICIDIO FORTUNA LOFFREDO: INDAGATO SUPER TESTIMONE

Caputo per gli inquirenti si è reso colpevole di un grave delitto, forse più di uno. Fortuna Lorredo, la bambina spinta giù dall’edificio del parco Verde il 27 aprile del 2013, sarebbe stata uccisa da Titò, ma sono molte le ombre di questo caso anzitutto il ruolo di Marianna Fabozzi, indagata dalla procura di Napoli  per omicidio volontario per la morte del piccolo Antonio Giglio (ucciso nel medesimo modo della piccola Foruna), figlio della stessa.

 

Fonte: ilMattino