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Tiziana Cantone, parla l’ex fidanzato per la prima volta: “Non sono responsabile”

Domenica sera è andato in onda un servizio de Le Iene dedicato a Tiziana Cantone. La mamma della ragazza napoletana morta suicida a causa dei video hot girati sul web, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla giornalista Romina Rei. Teresa Giglio sente di non aver ottenuto giustizia per la figlia e soprattutto colpevolizza l’ex fidanzato della ragazza, Sergio Di Palo, sella tragedia avvenuta lo scorso 13 settembre.

Per la prima volta Le Iene sono riuscite ad estorcere dichiarazioni dal ragazzo che a telecamere spente ha dichiarato la sua innocenza e ha chiaramente manifestato l’esigenza di non comparire in televisione per rispetto a Tiziana. Le parole di Sergio sono molto forti: “Non mi sono tolto la vita per non fa soffrire i miei genitori. Era un gioco nostro, nessuno obbligava a fare nessuno. Purtroppo il guaio è successo quando qualcuno ha messo quei video online. Quando andavamo in giro ci dicevano guarda ‘o curnut, guard ‘a pu***n“.

La madre della ragazza ha invece raccontato: “Non erano film porno: erano immagini di fantasie private, qui si parla di intimità e chi nella sua intimità non fa cose sconce. E’ stata un’escalation di violenza quella che ha subito mia figlia: dalle parole, lo stalking mediatico, alla realtà quando la riconoscevano in strada e lei provava vergogna. Il colpo do grazia l’ha dato il giudice con le spese legali di 20.000 euro. Lei era una ragazza fragile che aveva già provato due volte il suicidio, si sentiva sporca e piena di vergogna. Non auguro a nessuno di perdere così una figlia – poi tra le lacrime dice – Lei mi manca tanto io quando vado a dormire mi porto sempre il vestitino che lei metteva ultimamente in casa, per me è un tormento che non si può spiegare, vorrei vederla comparire di nuovo sull’uscio della porta”.

Sui video, che Teresa ha avuto il coraggio di vedere, dichiara: “Lei era plagiata e manipolata da quell’uomo, a lui piaceva vederla con altri uomini e piano piano l’aveva portata a pensare che era tutto normale“. Ma la madre di Tiziana chiede giustizia contro i colossi del web (social, motori di ricerca e siti a luci rosse), il diritto all’oblio per la figlia per quei video e quelle immagini che circolano ancora in Rete.