Stasera in tv andrà in onda una nuova puntata de Le Iene, la giornalista Roberta Rei ha incontrato la madre di Tiziana Cantone, la ragazza che si è suicidata il 13 settembre a causa della diffusione sul web, contro la sua volontà, dei suoi video hot e ha scoperto e portato alla luce alcuni punti oscuri della vicenda.
A 7 mesi dalla scomparsa della ragazza la madre, Teresa Giglio, non ha avuto ancora giustizia infatti secondo la donna gli inquirenti non hanno svolto indagini approfondite sui cinque ragazzi denunciati dalla stessa Tiziana per la diffusione dei video. A novembre 2016 il pubblico ministero Alessandro Milita e il procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli hanno fatto richiesta di archiviazione perché non vi erano i presupposti per proseguire. Il Gip in aprile 2017 ha disposto l’archiviazione per le cinque persone indagate per diffamazione.
TIZIANA CANTONE: NEL CELLULARE DELLA RAGAZZA SI NASCONDE TUTTA LA VERITÀ
In una recente intervista al settimanale Oggi, in edicola il 21 aprile, Teresa aveva dichiarato: “Non hanno indagato davvero. Le carte processuali lo dimostrano: l’attività investigativa è stata minima, di questi signori non hanno mai acquisito nemmeno i tabulati telefonici. Certo le accuse vanno dimostrate ma per dimostrarle bisogna indagare. Sono molto amareggiata per l’archiviazione disposta dal Gip a carico dei cinque ragazzi cui mia figlia aveva inviato i video da lei girati. Se mia figlia è morta la colpa è dei magistrati che non hanno fatto il loro dovere, in particolare del pm Alessandro Milita che per primo ha indagato“. Nel frattempo la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per calunnia a carico dell’ex fidanzato di Tiziana Cantone, Sergio Di Palo, ipotizzando che sia stato lui a convincere la donna a denunciare i 5 uomini e a indicarli come responsabili della diffusione on-line dei video. Resta aperta l’inchiesta senza indagati per istigazione al suicidio.