Antonio Damato e il rigore non concesso al Napoli, la storia si ripete. Il fischietto di Barletta, impegnato ieri ad arbitrare Sassuolo-Napoli nel lunch-match domenicale (ore 12,30) si è reso protagonista di un’altra prova scialba, che ha fatto infuriare i tifosi azzurri e anche il tecnico toscano Maurizio Sarri. Il match è terminato con il risultato di 2-2, pareggio che complica notevolmente la corsa al secondo posto per la squadra partenopea, anche se la partita poteva essere indirizzata su binari diversi.
L’azione incriminata, è quella del calcio di rigore negato a Dries Mertens per il fallo subito da Cristian Dell’Orco nella prima frazione di gioco. Questa azione, che c’è stata quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0 averebbe potuto indirizzare la partita verso un finale diverso. L’arbitro invece non ha ritenuto che ci fossero gli estremi per il calcio di rigore, decisione analoga a quella presa durante la partita Genoa-Napoli di quest’anno, arbitrata proprio dal fischietto di Berletta.
Nella quinta giornata del girone di andata, allo stadio Luigi Ferraris, il match tra Genoa e Napoli terminò a reti bianche (0-0), ma in quest’occasione i rigori negati agli azzurri sarebbero addirittura due. Nel primo tempo, sugli sviluppi di un corner, ci fu un evidente tocco con la mano di Lucas Ocampos giudicato involontario nonostante il controllo fosse plateale. Irregolarità commessa proprio in avvio di partita ed anche in quel caso avrebbe indirizzato la sfida in maniera diversa. Altro penalty molto dubbio non concesso nella ripresa, quello per la trattenuta di Lucas Orban su Arkadiusz Milik: il polacco vola giù in area ma il direttore di gara pugliese lascia proseguire. Alla luce di questi precedenti, Maurizio Sarri vorrebbe che l’arbitro sia fermato, etichettandolo come “scarso”.