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Nancy Coppola si racconta in esclusiva: “Farò conoscere la mia Napoli”

La cantante napoletana Nancy Coppola, dopo il ritorno a casa dall’Isola dei Famosi, ha raccontato in esclusiva a VocediNapoli.it, con la sua spiccata simpatia e una grande spontaneità, il suo percorso artistico e personale.

Nancy Coppola

NANCY COPPOLA PER LE STRADE DI NAPOLI MANDA I FAN IN DELIRIO

Come nasce l’amore per la musica e l’esordio in questo settore?
“Io ho iniziato a lavorare a quindici anni come ragazza del pianobar, cantavo però tutt’altro, canzoni di Laura Pausini, Giorgia, che attualmente sono le mie cantanti preferite. Di napoletano c’era qualche grande classico però il mio sogno era emergere e farmi conoscere con la mia musica, le mie canzoni. Dopo un paio d’anni di gavetta è arrivato il primo album avevo diciotto anni, inciso dal mio maestro e arrangiatore Antonio Ilardi. Da quel disco ho ricevuto ottimi riscontri, sono passati 13 anni e nove album, una strada sempre in crescita con varie collaborazioni, duetti con altri artisti napoletani. La mia Napoli ha colto subito i miei pensieri, le mie emozioni, perché quando si canta si pensa al passato, ai ricordi. In ogni mia canzone c’è la verità, canto con il cuore”.

Com’è stato partecipare al Boss delle cerimonie e mediaticamente cos’ha significato questo intervento?

Il boss delle cerimonie è arrivato qualche anno fa, sposarsi al castello è un sogno e molti hanno richiesto la mia presenza ed è stato un grande trampolino di lancio su Real Time perché a questa partecipazione sono seguiti diversi nuovi format come Coming Out e Napoli Sound, un programma che ha avuto molto successo realizzato con Luciano Caldore. Dopo sono arrivate moltissime cose nuove e inaspettate”.

Come è arrivata la partecipazione all’Isola dei Famosi?

La produzione mi ha telefonata e mi è stata proposta l’Isola, non mi è stato subito riferito che avrei partecipato bensì mi hanno detto che sarei andata al ballottaggio con altre persone tramite il televoto, partecipando a Domenica Live. La produttrice giunta a Milano mi ha comunicato che ero stata selezionata direttamente, senza televoto. Ero incredula, emozionata, un sogno… non che l’Isola fosse il mio sogno, quello di certo è Sanremo lavorando nel mondo musicale, ma questo è stato un importante punto di inizio, una telefonata che ti cambia la vita. Oltre settanta giorni per farmi conoscere, una grande opportunità”.

Il mondo dello spettacolo italiano è una realtà inedita rispetto alla musica…

Io conosco il mio settore, questo per me è un nuovo campo a cui mi sto affacciando ora. È più complesso, ci sono altre vedute, sto cercando ancora di capirci qualcosa… mi sembra tutto irreale. Per quanto concerne l’isola quello che posso dire è che è stato tutto reale”.

Vivere selvaggiamente con persone del tutto sconosciute è stato complesso?

Sopravvivere con persone che non conosci è difficile, vivere con loro non è stato facile, ognuno ha il proprio pensiero e il proprio modo di fare. Quando si soffre la fame emerge il carattere di ognuno e non è facile conciliarsi. L’igiene scarseggia, non c’è pulizia, ho mangiato lumache crude, pescato e mangiato granchi e pesci al momento, cose che non avrei mai pensato di fare però appunto la fame ti rende capace di qualsiasi cosa. Mai dire mai nella vita, non si può dire non lo faccio oppure mi fa schifo, bisogna stare dentro per capire le cose. Un’esperienza personale, dopo essere tornata a casa mi rendo conto del valore di molte cose”.

Sulla questione del dottor Lemme e dell’ospitata mancata al Maurizio Costanzo Show… cosa è successo?

Su Facebook ho scritto uno sfogo, ero emozionata di partecipare al Maurizio Costanzo Show ma quando ho avuto il colloquio con il dott. Costanzo e mi ha spiegato che Lemme mi avrebbe attaccata ho deciso di non partecipare. Costanzo ha capito le mie motivazioni, non volevo si discutesse del mio aspetto fisico bensì del mio percorso artistico e della mia personalità, sicuramente ci sarà un’altra occasione prossimamente”.

Continuerai a farti portavoce della tua Napoli?

Sono anni che portiamo un’etichetta errata, siamo discriminati e classificati come ‘trash’, io ho sempre sognato di poter dimostrare agli altri che siamo molto di più, cantiamo le nostre emozioni e lo facciamo con la nostra splendida lingua, non è una colpa. Questa è una fortuna, cantare in napoletano non è da tutti, è difficile e noi neomelodici siamo fortunati nel poterlo fare. La mia più grande vittoria dopo il mio ritorno è stata la soddisfazione dei napoletani che mi hanno apprezzata in primo luogo come persona”.