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Appalti Consip, Romeo sarebbe vittima del “cartello” Bigotti-Verdini: Cantone, “Fare chiarezza”

Il presunto e diabolico corruttore Alfredo Romeo potrebbe diventare una vittima. Infatti l’ANAC, per parola del suo presidente Raffaele Cantone, ha chiesto chiarezza rispetto alle regolarità di assegnazione di un appalto pubblico di ben 900 milioni di euro. Ad aggiudicarselo l’imprenditore Ezio Bigotti, contro il quale Romeo ha presentato un esposto.

Appalti Consip, Romeo sarebbe vittima del "cartello" Bigotti-Verdini: Cantone, "Fare chiarezza"

Romeo e Bigotti sarebbero grandi rivali in affari, con quest’ultimo accusato dall’imprenditore napoletano di essere favorito per l’assegnazione degli appalti pubblici in quanto “amico” di Denis Verdini. L’ANAC ha comunicato in modo ufficiale che avvierà un provvedimento di vigilanza nei confronti della Consip, proprio in merito a tale vicenda. Insomma Romeo potrebbe, da carnefice, diventare una vittima.

Come riportato da La Repubblica, i fatti contestati da Romeo e che riguardano sempre l’appalto Facility Management (proprio l’indagine nella quale è coinvolto l’imprenditore napoletano ancora in carcere a Regina Coeli), sono i cinque lotti più grandi dell’appalto, pari al 76 per cento del complesso delle attività, ovvero circa 740 milioni di euro su 867 complessivi. Secondo l’esposto di Romeo tali assegnazioni sarebbero state fatte “grazie a istanze imprenditoriali che vedono la partecipazione sostanziale del gruppo Sti presieduto da Ezio Bigotti. 5 degli 8 lotti in gara sarebbero stati aggiudicati a società tra loro collegate in ragione di compartecipazioni azionarie“.

Tra queste società ci sono la Conversion & Lighting, collegata alla Manutencoop, partecipata da Exitone (51 %) e Consorzio Stabile Energie Locali (49%). Nomi che ricorrono anche per gli altri lotti contestati da Romeo, e ora nel mirino dell’ANAC.