Sono stati sorpresi dai Falchi durante un summit di camorra in un cortile del Rione Sanità. Retata nel tardo pomeriggio di giovedì degli agenti della Squadra Mobile di Napoli, diretti dal primo dirigente Fausto Lamparelli, in via Fontanelle.

L’operazione, anticipata questa mattina da Cronache di Napoli, ha portato all’arresto di due persone e al fermo di altre cinque, la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti, tutti pregiudicati e ritenuti vicine al clan Vastarella. Durante la perquisizione effettuata in un appartamento dello stabili, i falchi hanno trovato anche una pistola con matricola abrasa.
Alla vista degli agenti, i sette hanno tentato la fuga ma sono stati prontamente bloccati dagli uomini dei Falchi, collaborati da altre unità del Reparto Prevenzione Crimine. Tra gli arrestati Fabio Vastarella, 32enne, nipote del boss Patrizio (con numerosi precedenti tra cui l’associazione mafiosa) e di Giuseppe e Vittorio Vastarella, uccisi in due distinti agguati nei mesi scorsi, e Antonio Stella, 34 anni. Il primo, già agli arresti domiciliari, è stato arrestato perché ritenuto responsabile nel 2016 del reato di ricettazione di un’auto provento di rapina. Il secondo, Antonio Stella, è finito in manette per porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
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In particolare Stella è stato trovato in possesso di un’arma da fuoco (modello PHYTON 357
Magnum), con matricola abrasa, di cui tentava di disfarsene durante il blitz dei falchi. Gli altri cinque sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Quest’ultimi hanno tentato di impedire fisicamente l’intervento degli operatori per eluderne il controllo. Uno di essi, P.D., 21 anni, risulta essere stato ferito con colpi d’arma da fuoco in un agguato di camorra dello scorso novembre ai Colli Aminei dove in una cornetteria venne ucciso Antonio Bottone, 28 anni, ritenuto dagli inquirenti contiguo al clan Vastarella.
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Tutti e sette i fermati annoverano numerosi precedenti penali e risultano nell’orbita del clan che ha la sua roccaforte in via Fontanelle. Sono in corso approfondite indagini volte a delineare le motivazioni di quello che si può definire un vero e proprio “summit”, propedeutico presumibilmente alla consumazione di eventi criminosi.
L’operazione rientra nell’ambito dei pressanti servizi di controllo del territorio esercitati dalla Polizia unitamente all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza nel quartiere Sanità, e volti a “saturare” l’area e a contrastare l’attivismo di clan camorristici locali.
