E’ passato più di un anno da quando Carla Caiazzo fu bruciata viva dal suo ex compagno, Paolo Pietropaolo, quando aspettava una bambina. L’uomo è stato condannato a 18 anni di reclusione e dopo la sentenza, sono state rese note le motivazioni della scelta del gup del Tribunale di Napoli, Egle Pilla.
Secondo il gup non ci sarebbe stato nessun pentimento da parte di Paolo Pietropaolo, sebbene si sia reso conto di cosa ha commesso, non c’è in lui alcuna sofferenza per l’atto ignobile compiuto. E se, in un primo momento, l’accusato ha fatto credere di essersi ravveduto, l’avrebbe fatto solo per ottenere uno sconto della pena.
“Il pentimento di Pietropaolo non è autentico. Sicuramente l’imputato ha immediatamente compreso l’inaudita gravità della sua condotta, ma non è mai realmente maturata nel suo animo una reale riprovazione per il gesto da lui compiuto“.
Carla Caiazzo: le prime foto della donna bruciata viva dall’ex
Nella sintesi delle motivazioni, il magistrato ha riportato i dettagli della relazione che intercorreva tra Carla Caiazzo e Paolo Pietropaolo. Si legge che la donna aveva iniziato a frequentarsi con il suo attuale compagno, Vincenzo Ilario, da cui avrebbe voluto avere un figlio. Quest’ultimo già padre di tre bambini, non voleva. Carla in seguito riuscì a convincere Pietropaolo ad avere un bambino con la fecondazione in vitro, continuò però ad avere una relazione con Ilario. Fu questo a scatenare la furia di Pietropaolo.
Secondo il Gup, Pietropaolo durante la relazione con Carla, si comportava come se lei fosse di sua proprietà e per questo si sentiva autorizzato a maltrattarla e picchiarla.
“In una concezione proprietaria della donna che ha caratterizzato tutto il loro rapporto e che legittima un uomo anche ad usare violenza sulla sua compagna è immaginabile anche per Pietropaolo dar fuoco alla sua donna se lei va via con un uomo con il quale ha anche intrattenuto una relazione sentimentale. Per lui è insopportabile che Carla si faccia bella per altri e non per lui, è insopportabile che lei sia felice, è insopportabile che un altro uomo si congiunga carnalmente a lei che ha in grembo la loro figlia“.
Una spiegazione dettagliata quella del profilo di Pietropaolo, descritto come una persona calma, che sapeva benissimo cosa stava commettendo.
“Carla si è rivelata a lui una rosa con le spine perché ha amato un altro uomo, perché sorride pur avendolo lasciato, perché è felice della bambina che ha in grembo anche se lui non gli è accanto. Per questi motivi va punita e le va dato fuoco. Si è sempre mostrato calmo, anzi calmissimo“.