La “Domenica al museo” di febbraio è stata un vero successo a Napoli. Il Museo Archeologico Nazionale è stato letteralmente invaso dai visitatori, non solo turisti. L’ingresso gratuito a cadenza mensile ha fatto gola a tanti e ha permesso alla città partenopea di aggiudicarsi il primato in Italia. File record all’esterno del Mann e anche del Museo di Capodimonte, sono il simbolo di una città in rinascita culturale che non teme nemmeno il maltempo per poter godere delle bellezze artistiche che il patrimonio all’ombra del Vesuvio offre.
Quasi 9 mila presenze al Mann hanno fatto gioire il direttore Paolo Giulierini: “È davvero una grande soddisfazione per noi toccare questo record. Abbiamo presentato un museo totalmente aperto in ogni collezione e sezione, oltre a un’offerta di quattro ulteriori mostre, per un itinerario completo tra arte e storia antica, moderna e contemporanea”. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è tra i più antichi e importanti al mondo per grandezza e unicità del patrimonio archeologico. L’origine e le collezioni si devono a Carlo III di Borbone, asceso al Regno di Napoli nel 1734 e successivamente al figlio Ferdinando IV. Grande successo il museo napoletano lo deve anche alla riapertura della Sezione Egiziana, avvenuta il 7 ottobre 2016, la collezione è infatti la seconda per importanza in Italia dopo quella del Museo Egizio di Torino.
I CAPOLAVORI DI VINCENT VAN GOGH ESPOSTI AL MUSEO DI CAPODIMONTE
Ottimi risultati anche per il Museo di Capodimonte che da oggi inaugurerà una nuova esposizione della “Spiaggia di Scheveningen” del 1882, e della “Chiesa di Nuenen” del 1884, le due tele di Van Gogh rubate 14 anni fa dal museo di Amsterdam e ritrovate a settembre nella villa di un boss a Castellammare. Il Palazzo Zevallos, anche non essendo statale ha partecipato all’iniziativa dell’ingresso gratuito, ha raggiunto 3.500 spettatori.