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I cittadini si mobilitano per salvare gli antichi scatti di Napoli

La memoria di Napoli negli scatti di Riccardo Carbone, una storia avvincente come ha raccontato Letizia Del Pero dell’associazione in memoria del fotografo.

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Hitler in visita a Napoli

Una serie di fotografie da Adolf Hitler in visita a Napoli dal 1938 a John Kennedy sul Lungomare nel 1963 tutte le cronache di Riccardo Carbone il primo fotoreporter partenopeo che per cinquant’anni ha scattato per il Mattino. Un tesoro di 5000 scatti che racchiudono l’essenza di una città magnifica, i vicoli, le ombre, gli anni 60 che hanno rischiato di essere distrutte come ha raccontato Letizia all’Huffington Post. A salvarle ci ha pensato il grande cuore della gente con una raccolta fondi tramite il crowdfunding che ha portato per adesso a 12.000 euro in pochi giorni.

Eduardo De Filippo
Eduardo De Filippo

Proprio la donna insieme al figlio di Riccardo, Renato e insieme a Gilberto Veronesi hanno lanciato la campagna su Eppela. La richiesta di aiuto alle istituzioni è rimasta inascoltata, invece le persone sono intervenute subito: “In tanti, quando hanno saputo dell’esistenza dell’archivio ci hanno contattato per proporsi come volontari per la catalogazione, altri ci scrivono perché si riconoscono nelle foto che abbiamo pubblicato online o per darci suggerimenti sui luoghi che non riconosciamo. “Carbone realizzava 4-5 servizi fotografici al giorno, tutti i giorni, coprendo ogni settore della cronaca, dallo sport alla mondanità, dalla mareggiata all’omicidio, dalle feste popolari all’arrivo di Hemingway. A quei tempi in molti raggiungevano l’Italia via mare sbarcando al porto di Napoli. Orson Welles, Pasolini, i bambini del quartiere: c’è veramente di tutto in fotografia”. Con annessi colpi di scena: “C’era una serie denominata “Miss Mare anni Cinquanta”, racconta emozionata Letizia. “Di poco conto, apparentemente. E invece tra le concorrenti, ecco spuntare Sofia Loren. Ancora sconosciuta, a quei tempi, Carbone non l’aveva neppure annotata”. L’associazione punta a raccogliere 30.000 euro, per il progetto complessivo invece servirebbero 800.000 euro.