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L’incubo di Carla Caiazzo continua: arrivano le dichiarazioni di Pietropaolo

Mentre Carla Caiazzo, la donna bruciata viva in quel tragico 1 marzo 2016, affronta con forza e coraggio la sua lenta ripresa alla vita, ecco venire fuori nuovi inquietanti risvolti della tremenda aggressione che l’ha costretta in ospedale: sembra, infatti, che siano stati finalmente resi  pubblici i verbali con le dichiarazioni del suo ex (e carnefice) Paolo Pietropaolo.

Attraverso la ricostruzione che l’accusato ha fatto davanti al gip e ai pm, il quadro di quella terribile sera comincia a diventare più chiaro: “Mi sono sentito usato da lei, che ha preteso di avere un figlio con me, poi quando ha saputo che era incinta, mi ha completamente abbandonato. Mi chiedo: perché non mi ha lasciato prima? Non poteva farlo con qualcun altro il figlio?”. 

carla caiazzo parla sull'ex compagno

L’incubo di Carla Caiazzo ritorna: rese pubbliche le dichiarazioni di Pietropaolo

Questo il tentativo da parte di Pietropaolo di giustificare l’atto – che ha rischiato di essere un omicidio sia per Carla Caiazzo, viva per miracolo, che per la bambina che portava in grembo: “Quel giorno presi un potente medicinale tranquillante, purtroppo ha fatto l’effetto contrario, non so cosa sia successo, dopo volevo anche togliermi la vita“.

Ricordiamo però che la Procura si è dichiarata pronta ad insistere sulla premeditazione; a conferma di questa teoria arriva la testimonianza della stessa vittima, che con una determinazione commovente ha dichiarato: “Ad ottobre sarò presente in aula, perché i giudici devono guardarmi e capire come mi ha ridotta”.

Nel verbale del suo interrogatorio si leggono, infatti, le ultime tragiche battute di quegli attimi infernali: “Mi ha strangolata, mi ha messo le mani alla gola e io dicevo: «Paolo, la bambina! La bambina! E lui mi ha continuato a strangolare, poi ho perso conoscenza…”.

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“Ora vatti a divertire” le gridava, mentre il suo sguardo cambiava improvvisamente

Ma l’incubo per Carla non era ancora finito: durante  lo stesso confronto, che risale al 6 aprile, la coraggiosissima madre continua a raccontare: “Mi sono ripresa dallo svenimento  e l’ho visto risalire in macchina, è andato a marcia indietro e mi ha detto, ridendo, con una risata perfida: “Ora vatti a divertire, vai ah ah ah!, non lo so come ti divertirai, ora che sei deturpata”, mi sono vista allo specchio, ero sfigurata. Avevo tutti i capelli bruciati, mi sono sentita tutti i capelli raggrinzire in testa, la faccia che mi bruciava da morire”.

Insomma, un quadro brutale e terrificante che poco si sposa con la teoria portata avanti dalla difesa di Pietropaolo, che sostiene che l’uomo abbia avuto un momentaneo raptus di gelosia a causa della forte delusione di esser stato lasciato dalla sua ex e dalla notizia della sua nuova relazione: “Ci tenevo che lei e il suo nuovo fidanzato non avessero rapporti se*suali con il bambino nella pancia” – ha raccontato l’indagato, riferendosi alle minacciose telefonate a Carla precedenti al loro incontro: «Ero arrabbiato, deluso, le dicevo: “Se vuoi un figlio, perché vuoi rovinare me che magari posso farmi un’altra famiglia con una ragazza che può volermi bene veramente”. 

La difesa di Pietropaolo: “Era liquido da giardinaggio”

Infine, la teoria in sua “discolpa” che imputa la violenta aggressione al fatto che l’uomo avesse assunto gocce di Minias, un sedativo, poco prima di mettersi alla guida: “Io non volevo uccidere Carla, volevo solo sfregiarla, all’apice della tensione sono andato verso un secchio dove sapevo che vi era del liquido infiammabile utilizzato per il giardinaggio. Poi ho preso dello scotch, con il quale volevo suicidarmi”.

Le indagini tecniche, però, hanno rilevato tracce di benzina, non di liquido da giardinaggio. Resta quindi  ancora tutto da decidere in attesa della quinta udienza penale del 24 ottobre, e restano le terribili parole di Carla che, commentando i terribili ricordi che piano piano le sono affiorati, in particolare quelli dello spaventoso cambio di espressione di Paolo, ha detto di averlo visto chiaramente che quel giorno il suo ex “Voleva rendermi la donna più triste del mondo”.

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