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Attacco a Made in Sud: “comicità volgarotta vince a colpi di share”

Duro attacco al programma comico di Rai Due, Made in Sud. Domenico Naso, editorialista de Il Fatto Quotidiano ha scritto un articolo molto negativo sullo show comico e questo non è certamente piaciuto al pubblico napoletano che, da anni segue le gag dei suoi “beniamini”, e l’escalation che ha portato alla conquista del grande pubblico e della prima serata, toccando anche punte del 13% di share, con oltre due milioni di spettatori.

Made in Sud: “programma di comicità volgare rivolto a un pubblico ignorante”

Del tutto legittimo, da parte del giornalista della nota testata, fare una considerazione sul cambiamento del rapporto tra lo spettatore e la comicità in tv, partendo dall’analisi di Zelig, ma come mai questi toni così ostili nei confronti di un cast che ha comunque guadagnato pian piano il successo che sta ottenendo? Domenico Naso, nel suo articolo, scrive di “comicità meridionale assai (infatti il pubblico vive in larga parte al Sud), di troppo facile fruizione, già sentita mille volte, priva di qualsiasi intento sperimentale o anche solo vagamente innovatore. È robetta da cabaret di provincia“.

Comicità volgarotta, semplice semplice, così elementare da andare bene anche per chi non è dotato di pollice opponibile“. Allora come mai il programma riscuote tanto successo? Il giornalista ha una risposta anche per questo e anche in questo caso ci va giù pesante nel dire la sua opinione in merito: “Il paese reale, quello che esiste davvero, non la proiezione fantasiosa che ci costruiamo mentalmente bazzicando i social, ama quella comicità lì“. Continua poi: “Ci sono orde di ragazzotti un po’ tamarri, un po’ troppo disimpegnati, che vogliono il tormentone, la frasetta scema da usare h24 con gli amici o sui social. Vogliono la parolaccia, l’ammiccamento pecoreccio“.